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Originariamente inviata da luca2772
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Un piccolo accenno sui cambi d'acqua annuali: sarei assolutamente daccordo su questa pratica se parlassimo di sistemi endogeni.
Ma le nostre vasche sono tipicamente esogene: come minimo introduciamo del cibo, quindi il ragionamento che la foglia che marcisce nutre la pianta e i minerali ritornano in circolo inizia a vacillare -28d# .
Una vasca endogena potrebbe essere ad esempio un sistema con un buon volume (300 litri minimo), molte decine di piante, alcune emerse, e solo 2-3 otocinclus o 4-5 neocaridine.
A questo punto la sola fonte energetica sarebbe la luce, per il resto il sistema si auto-manterrebbe senza alcun problema, con un favoloso quanto granitico equilibrio, e ci limiteremmo a rabboccare l'acqua evaporata e ad una saltuaria pulizia dei vetri...
Nel mezzo, un'infinitā di sistemi col loro equilibrio, talvolta solido, talvolta che necessita di una spintarella per rimanere tale
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In una vasca di questo tipo rischi altri tipi di carenze.Per quanto la si possa pensare autonoma un aiutino(+ o - consistente) si renderā sempre necessario.Infatti sono d'accordo con la frase che ho messo in grassetto.
Per il resto ho gia espresso le mie perplessitā, della filosofia del dsb applicata al dolce.Che le vasche facciano il loro corso,alla fine se il fondo č stato allestito con criterio i fanghi arrivano e funzionano.Basta non avere fretta.