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Originariamente inviata da Federico Sibona
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Originariamente inviata da Dottor B
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Qual'è il metro di valutazione?
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Il fatto che in natura vivano in quelle acque e non in altre. Se si adattassero così facilmente come dici nel corso dei millenni si sarebbero diffusi anche in luoghi con altre tipologie di acqua.
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Al dilà del fatto che dimentichi, per esempio, la temperatura come ostacolo alla diffusione in altri ambienti, questo ragionamento, per altro quotato e sottoscritto da Paolo Piccinelli, dimostra chiaramente come l'acquariofilo si porti spesso avanti dei dogmi non riuscendo ad andare oltre.
Allora non parliamo più di acquari ma di.... "ambiente".
Se in un ambiente degli organismi viventi riescono:
1) a sopravvivere
2) a riprodursi
Sono soddisfatte le due condizioni fondamentali con le quali la natura opera sulla diffusione di un organismo vivente in un dato ambiente.
Quando infatti un vivente riesce a sopravvivere e a generare prole significa che la natura ha dato il "via libera" ad una colonizzazione.
In un acquario questa colonizzazione è limitata dallo spazio ridotto....però volete spiegarmi come potete pensare che i pesci non stiano bene?
Cioè, capite bene che le vostre conclusioni derivano soltato da "sensazioni" e da una lettura non ragionata dei dati?
Cioè come potete pensare che un Neon, che in acquario non si riproduce, possa stare meglio di un Platy (che si riproduce) a PH 6.8???
Vi rendete conto che un Neon non potrà mai svolgere un compito fondamentale della vita di qualsiasi vivente come la riproduzione??
E' incredibile come ci si soffermi solo al valore che si trova scritto, per altro senza confrontarlo con altre fonti, senza andare ad osservare di persona....
Volete continuare a dire che un pesce che non può soddisfare il primo scopo per il quale è al mondo, e cioè la riproduzione, può stare meglio di un altro che invece riesce a compiere tutte le proprie funzioni vitali?