Discussione: test in maturazione
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Vecchio 27-09-2007, 11:23   #15
egabriele
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A volte ci dimentichiamo che certi parametri sono chimici e fisici prima che acquariologici. Vado a memoria di studi, quindi se sbaglio, correggetemi!
Inoltre non sono esperto di acquariologia quindi prendete il messaggio come stimolo alla discussione e non come oro colato!!

Densita' e Peso specifico sono rispettivamente la massa e il peso per unita' di volume. Quindi, fissata l'altitudine il loro rapporto e' 'G' a quella altitudine sul livello del mare.

Salinita' e' invece una misura dei sali disciolti nell'acqua. Ora dato che il 99% di quello che noi aggiungiamo all'acqua osmotica sono sali, nel nostro caso, Salinita' densita' e PEso specifico possono essere considerate con buona approssimazione la stessa misura, a parita' di sale usato. Cambiando sale infatti cambierebbe il rapporto tra essi.

Conduttivita' nell'acqua e' causata dal fatto che i sali scigliendosi nell'acqua vengono separati in ioni positivi e negativi, che permettono all'acqua di condurre la corrente. (p.e. il sale da cucine NaCl si separa in Na+ e Cl-). E' fortemente dipendente dalla temperatura, in quanto salendo la temperatura le molecole nel liquido sono piu' mobili. E dipende dal sale sciolto in quando diversi ioni hanno quantita' di cariche diverse e masse diverse, e provocheranno quindi conduttivita' diverse.

Il rifrattometro infine ho letto che misura la 'densita' del liquido poiche' e' essa che influenza l'indice di rifrazione dello stesso.

Una volta trovate e fissate altitudine sul livello del mare, temperatura, tipo di sale quindi, pensando da 'scienziato' mi verrebbe da dire che le tre misure indicano alla fine la stessa cosa, e cioe' quanto sale c'e' nell'acqua.
Ovviamente lo strumento va tarato e trovato dei coefficienti che dipendono solo dal nostro acquario. Una volta fatto questo le tre misure sono equivalenti!

Infine sorge un'altra domanda... si ma qual'e' biologicamente il parametro che 'sentono' i pesci e gli inverterbati in vasca? A tal proposito mi pare di aver letto che e' proprio la conduttivita' che permette certi scambi ed equilibri nelle membrane cellulari dei nostri esserini acquatici.

Concludendo io proporrei la seguante soluzione

1) lo strumento per eccellenza e' il conduttimetro che pero' e' costoso e necessita di tarature periodiche (in particolare per la degenrazione degli elettrodi a quanto ho capito)
2) al secondo posto gli altri purche' inizialmente comparati con un buon conduttimetro tarato e confrontati con opportune tabelle di equivalenza. Tenendo conto che se si cambia sale, o se si decide di cambiare la tmeperatura dell'acqua tali tabelle andrebbero ritoccate.
3) per l'esperienza di molti acquariofili pare che il rifrattometro sia il miglior compromesso tra stabilita' nel tempo, riproducibilita' e manutenzione.

NOta finale: in realta' anche Kh, Ph, ecc... influenzano tali grandezze. Ma mi pare di capire in misura minima. Cioe' se ho tanti nitrati da influenzare pesantemente la conducibilita' per esempio, i pesci sono gia' tutti malati perche' ci sono troppi nitrati.
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