Discussione: Chiarimenti su Kelvin
Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 13-09-2007, 19:08   #2
artdale
Ciclide
 
Registrato: Nov 2006
Città: na
Acquariofilo: Dolce
N° Acquari: 2
Messaggi: 1.738
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati):
Grazie (Ricev.):
Mi piace (Dati):
Mi piace (Ricev.):
Mentioned: 0 Post(s)
Feedback 0/0%

Annunci Mercatino: 0
I gradi kelvin misurano la c.d. "temperatura" di colore. In effetti 3000K è il colore che assume non mi ricordo quale gas o metallo riscaldato a 3000 gradi kelvin. Più aumenta la temperatura più il colore passa dal rosso al giallo al bianco al blu (spero di aver messo in fila bene i colori).
Temperature di colore da 3000 a 7000 gradi sono maggiormente rispondenti alle esigenze di acquari d'acqua dolce mentre superiori a 10000 gradi kelvin sono maggiormente adatte al marino. (Pensa alla luce che c'è in un laghetto, un ruscello ed al colore dell'acqua e del sole sulla barriera corallina).
L'intensità luminosa è data dai c.d. "lumen". Più lumen dà una lampada anche a parità di watt maggiore è l'intensità luminosa. L'intensità luminosa favorisce la penetrazione nella colonna d'acqua. Un altro elemento da considerare, però, è la frequenza della luce (in termini proprio di lunghezza d'onda della luce stessa). Il colore rosso è quello che ha la lunghezza d'unda maggiore e tende a penetrare meno degli altri colori la colonna d'acqua. Il blu (viola ed ultravioletto) sono i colori che penetrano maggiormente avendo una lunghezza d'onda inferiore (ed una maggiore frequenza). Fatto mai caso che più si scende in profondità sott'acqua più tutto diventa blu?
L'uso di differenti gradazioni kelvin non è tanto dato dalla volontà di alternare questi colori bensì dalla caratteristica degli spettri delle lampade.
Cerco di spiegarmi. Ogni lampada ha un suo spettro nel senso che emette onde luminose aventi determinate frequenze. Emette quindi una certa "quantità" di giallo, di rosso, di verde, di blu, etc... Ogni lampada ha dei "buchi" nello spettro, nel senso che non ci sono lampade che riescono ad emettere con la stessa intensità tutte le frequenze della luce per cui sicuramente per ogni tipo di lampada alcune pfrequenze saranno emesse con una intensità superiore ad altre o alcune frequenze mancheranno del tutto (esistono lampade definite "full spectrum" ma non saprei dirti quanto realmente siano complete).
Alternando diversi modelli di lampadesi cerca di fare in modo che queste si completino tra di loro dando uno spettro il più possibile completo. Per questo motivo si alternano generalmente lampade da 3000K, da 4000 e da 6500 (che sono le più comuni). In caso si abbiano diverse lampade da montare si può anche pensare ad integrare, ad esempio, con una 10000K, sempre per la maggior completezza possibile.

PS: S.E.& O.
__________________
I dubbi so già farmeli venire da solo, chiedo perchè vorrei qualche certezza....
artdale non è in linea   Rispondi quotando
 
Page generated in 0,10871 seconds with 13 queries