Volevo chiarire qualche punto sulle batterie al piombo (sigillate o no, con elettrolita a gel o a liquido). I modi di utilizzo della batteria sono principalmente due, quello ciclico e quello in tampone, nel primo caso si carica a fondo e quindi si utilizza fino a scarica per poi caricarla nuovamente, nel secondo è costantemente sotto carica e viene utilizzata, anche solo erogando parte della sua capacità, a fronte di necessità contingenti. Nel primo caso è ammessa una tensione di carica di 2,4V a elemento (12V = 6 elementi), nel secondo ci si deve limitare a 2,25/2,3V. Comunque riferiamoci solo alla carica in tampone che è quella che ci interessa. Le batterie al piombo durante la carica assorbono corrente prevalentemente in funzione della scarica della batteria stessa. La tensione della batteria tende asintoticamente alla tensione del caricabatteria e la corrente di carica si porta automaticamente ad una minima corrente di mantenimento. Però la corrente di carica a batterie scariche non può essere qualsiasi, se troppo elevata il calore e l'eccessiva formazione di gas rovinerà la batteria (con anche pericolo di esplosione). Perciò il caricabatteria dovrà essere limitato in corrente (a meno di un terzo della capacità della batteria per quelle a gel, es. 6Ah, meno di 2A).
Perciò se sovradimensiono le batterie restando uguale il caricabatterie il tempo di ricarica si allungherà. Per quanto detto prima non credo che i caricabatteria in tampone per batterie al piombo trarrebbero vantaggio da gestioni sofisticate della ricarica (a differenza delle NiCd e NiMh).
Un'ultima cosa, la capacità delle batterie è in genere dichiarata per una scarica di 20h, ad es. 40Ah = 2A per 20h. Se, nello stesso esempio, la corrente di scarica è 4A la scarica non sarà di 10h, ma di circa 9h, e così via.
Scusate lo sproloquio, spero di essere stato utile a chi queste cose non le sapeva.
__________________
Ciao, Fede
Non dobbiamo credere che siano intelligenti solo le persone che la pensano come noi.
Dare una mano agli altri è il modo migliore per tenersi in piedi. (Indro Montanelli)
|