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Originariamente inviata da Rama
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La massima resa, su qualunque testo possibile abbia mai trovato informazioni, riguarda la massimizzazione di aria generabile nella camera "inviabile" verso il collo dove poi le bolle devono drenarsi.
Sull'utilità di un ricircolo prolungato non ho trovato dati, penso per via del fatto che superato un determinato tempo di contatto alcune molecole tendono a non aderire più alla superficie della bolla distaccandosi e favorendo l'adesione ad altre che hanno una facilità ed una forza nel legame maggiore.
A cosa serve il ricircolo, se acqua e aria (e quindi le stesse bolle) vengono riaspirate nella pompa, rotte dagli aghi della girante e riemulsionate?
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Le informazioni che trovi in giro sono la teoria da cui dovrebbe partire il progetto.
Poi ci sono le interpretazioni personali, le esperienze, le sperimentazioni, ecc.
Il tempo di contatto giusto è fondamentale. E' evidente che se vuoi realizzare uno schiumatoio compatto, con un corpo piccolo ma che abbia prestazioni da schiumatoio più grosso, dovrai trovare il modo di aumentare artificialmente il tempo di contatto massimo che puoi ottenere in quella colonna di contatto.
Noi usiamo il ricircolo.
E' evidente, ma mi rendo conto che non ci hai fatto caso
che solo una piccola parte di bolle viene ripresa dalla pompa di schiumazione (perchè le bolle "viaggiano" verso l'alto) mentre l'acqua, che scende verso il basso in controcorrente, viene ripresa e riaddizionata ad aria "simulando" una colonna di contatto più alta.
geppy