No dicevo appunto che anche la Walstad utilizza il biocondizionatore perché nel suo paese ha rilevato quantità più alte di.....non mi ricordo quali elementi che secondo i suoi studi erano un po più alti di quello che tollerano i pesci.
Comunque ho cercato un po di notizie sui chelanti, da quello che ho capito è che una volta che le piante hanno assorbito l'elemento chelato questo chelante rimane in soluzione, sicuramente è molto più ben accetto anche in grosse quantità da piante e pesci rispetto a ciò che in origine viene chelato, vedi rame, piombo, zinco e altri dannosi già in quantità molto basse ma c'è un ma.....se io per l'appunto uso un fertilizzante che già contiene dei chelanti come ad esempio il rinverdente e una volta che le piante hanno preso per esempio lo zinco e hanno lasciato libero il chelante che viaggia in acqua alla ricerca di qualcos'altro da chelare e in più aggiungo con biocondizionatore con altro chelante questo si andrà ad accumulare.
Come detto è molto ben tollerato un accumulo di chelanti ma da quanto ho capito c'è anche il problema che l edta a ph basico tende a rilasciare il ferro per chelare il calcio che normalmente non è chelato.
Sicuramente questo ci costringe a ridurre il tempo tra i cambi d'acqua per eliminare tali eccessi o sbaglio?
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