Le differenze ci possono essere, la principale sono le dimensioni delle porosità e la comunicazione tra di loro.
Un biofilm maturo gestito correttamente (col giusto flusso) ha uno spessore di circa 100 micron, più spesso è, e tanto più lavora in condizioni anaerobiche, dipende se vuoi un filtro che appunto lavori "solo" in condizioni aerobiche ossidanti, o se vuoi anche un effetto denitrificante.
Naturalmente il prefiltro deve svolgere perfettamente la sua funzione per mantenere il reparto biologico pulito, se si depositano i fanghi di Kassebeer le porosità si tappano e di conseguenza perdi gran parte delle potenzialità dei cannosint, ed a quel punto uno vale l'altro.
Dire quali hanno le qualità desiderate non è semplice, essendo sinterizzati a base vetrosa, in base a quanto detto sopra in linea di massima i più leggeri sono i migliori, poi però il peso dipende anche dallo spessore, per fare una prove sicura dovresti guardarli ingranditi.
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La semplicità è il punto di arrivo,
non di partenza.
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