Mi associo ai complimenti, ma ho una domanda:
la gluteraldeide, il ben noto "carbonio liquido" dei prodotti commerciali) dovrebbe essere una forma fruibile di carbonio per (alcune) piante (o almeno alcuni suoi isomeri). In letteratura scientifica (almeno quella "alla mia portata", ma non sono "del ramo") ho trovato poco a proposito, ma se ne fa largo (e, pare, dimostrato) uso nei prodotti commerciali per piante acquatiche.
Sulla fruibilitā dell'acido acetico come fonte di carbonio hai delle fonti?
In altre parole: come fai a dire che fornisce direttamente alle piante il carbonio? Non potrebbe essere che venga degradato dagli (onnipresenti) batteri che, a loro volta, forniscono CO2 in soluzione (ossia "indirettamente")?
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
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