Discussione: metodo OTRAC
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Vecchio 02-02-2018, 11:38   #15
DUDA
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Originariamente inviata da izerimar Visualizza il messaggio
Buonasera a tutti,
mi piacerebbe molto discutere con tutti voi del metodo OTRAC.
Sono molto incuriosito da questa gestione e mi piacerebbe sapere ogni vostra esperienza relativa a questo metodo di gestione. Vorrei che chi ha usato e chi tutt'ora usa questo metodo possa mettere a disposizione la sua esperienza e il metodo di gestione di una vasca OTRAC, senza tralasciare alcun minimo dettaglio.
Vorrei parlare della stabilita del PH. Di come il PH molto acido può influenzare la flora batterica. Come affrontare la gestione ordinaria di un acquario di questo tipo, cioè cambi acqua.
eccecc.


Per chi non sa cosa sia : OTRAC significa (Oligo,Tropico,Acida). Oligo significa povero di sali, Tropico cioè temperature tropicali e Acido sta per pH acido.
Diciamo che è un metodo di gestione dell'acquario con il quale si cerca di ricreare in acquario le stesse condizioni fisico-chimiche che si trovano in natura.

Le condizioni che si devono raggiungere per la gestione di un acquario OTRAC sono abbastanza estreme , PH molto acidi < 6 cercando di renderlo stabile, con assenza di tamponi quindi con un KH tendente allo 0
Non dico metodo otrac ma quasi, la mia blackwater si avvicina parecchio, difatti devo stare molto attendo ai carichi organici con KH irrilevabile e ph 5.5 e garantire massima superficie filtrante perchè appena scazzo rilevo minimissime tracce di No2
...con un sovradosaggio di torba e tannini di quercia i valori sono parecchio stabili (quantomeno a PH metro e KH).
Per quello meno "misurabile", ho la chiarissima sensazione che i pesci godano di una particolare salute e incredibile definizione dei pattern cromatici. Questo rispetto a varie altre vasche di ciclidi sudamericani meno "spinte" che ho avuto in passato.
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Originariamente inviata da izerimar Visualizza il messaggio
Grazie per il link!

Quote:
Io ho una vasca con ph abbastanza acido (tra 5.2 e 5.8) conducibilità tra 60 e 120 (no chiedermi il kh che non lo misuro da un bel po ma era zero), cambi nell'ordine di 4/5 l'anno e la torba nel filtro la cambio anche dopo 3/4 mesi.
(Ho visto il topic della tua vasca, molto bella!) Quello che non riesco a capire è che alcuni dicono che il metodo OTRAC, dato il ph molto basso e tutti i problemi che provoca al filtro, ha bisogno di cambi di acqua molto frequenti..mentre altri affermano decisamente il contrario cioè sono vasche che quando maturano devono essere lasciate stare, del tipo ammirare ma non toccare, come ad esempio la tua!

Quote:
In vasca c'è forte presenza di acidi umici (legni, foglie e pignette) che favoriscono la stabilità di tutto il sistema, NON aspiro mai il fondo, NON combatto o tolgo le alghe, MAI pulito il filtro dal primo giorno che lavora.
Le foglie ogni quanto le aggiungi? Le pignette?

Quote:
Piante galleggianti che aiutano sempre, pothos emerso con radici in acqua che assorbono inquinanti
Le piante sono sempre utili, indispensabili per questo tipo d'acquario( se lo consideriamo vasca autosufficiente) insieme alle alghe. Ma su questo punto ho un dubbio, ok il KH a 0 il ph basso eccecc..... ma il GH in tutto questo dove va a finire?? con le piante non può essere a 0 considerando che nel ciclo vitale di una pianta, calcio e magnesio sono indispensabili.

GUarda, io viaggio intorno ai 30microsiemens quindi a durezza quasi irrilevabile, ho salvinia, limnobium e lemna, la crescita delle galleggianti è impressionante e ne tolgo settimanalmente una caraffata abbondante. Il nitrato rimane stabile e a livelli più che accettabili (non ricordo il valore numerico preciso). Il vero problema lo vedo quando alimento più abbondantemente, ad esempio quando do il micronizzato agli avannotti. Misurando gli no2 (che solitamente sono irrilevabili) noto invece un minimissimo di viraggio che mi lascai pensare che il reagente qualcosa senta ma non mi sono mai documentato sul test di JBL cosa vada a intercettare.

Ultima modifica di DUDA; 02-02-2018 alle ore 11:45. Motivo: Unione post automatica
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