A mio (modestissimo) avviso parte del problema è che se uno vuole essere fedele all'originale se uno osserva l'habitat originale di una determinata specie e ne vuole ricreare una fettina spesso questa consiste in poco o niente e questo minimalismo può non soddisfare il nostro senso estetico. Anche nelle vasche malawi si vedono soprattutto monoliti ed obelischi di granito mentre se uno osserva i fobdali del lago si vedino solo carambole di roccioni arrotondati coperti da alghette e melmazza. Per quanto riguarda le foreste pluviali poi spesso c'è una differenza abbissale tra stagione secca e stagione delle piogge (6 metri di dislivello in Amazzonia) quando nella stagione secca ci sono soprattutto legni rimasti incagliati nell'alveo dei fiumi mentre nella stagione umida i fiumi straripano ma le piante presenti sono tutte piante terrestri "affogate". Similmente anche in Borneo le infinite varietà di Anubia e Bucephalandra crescono ai bordi dei torrenti per la maggior parte dell'anno per venire sommerse durante la stagione delle piogge
