L'apporto di nutrienti e quindi la fertilizzazione deve essere sempre bilanciata con il consumo della vasca. Per consumo intendo quanto le piante assorbono nutrienti in condizioni ottimali di ambiente, atto a svolgere al meglio il processo di fotosintesi.
E' chiaro che se la fotosintesi non avviene in modo corretto i nutrienti non vengono assorbiti. Da qui il discorso legato alla qualità della luce (e altro).
Non credo che fertilizzare con NO3 e PO4 sia una moda, anche perchè questi due elementi sono solo una parte di ciò che serve alle piante. Sono d'accordo che basta anche 1 solo mg/l misurato in vasca per dire che le piante sono sufficientemente nutrite, il punto è misurarlo. Ci si attesta ad una concentrazione di 10mg/l, per gli NO3, perchè facilmente misurabile e facilmente gestibile in quanto, comunque, una concentrazione bassa.
Ovviamente, se misurando gli NO3, ci esce una concentrazione tra 1mg/l e 10mg/l va benissimo, per carità... la misura serve solo a farci capire che non c'è carenza, non un obbiettivo da raggiungere.
Per contro, potremmo avere gli NO3 a 10mg/l ma le piante non lo assorbono (per tuttii vari motivi legati a questa evenienza, che sappiamo essere tanti, in primis la luce) e le alghe ci sguazzano dentro.
Quindi, per concludere, non si vuole affatto affermare che se gli NO3 sono a 10 mg/l allora va bene e le piante stanno benone. Per contro, se stanno a 0 mg/l, certamente c'è una carenza ma non è detto che sia solo quella e non è detto che (solo) fertilizzando si possa risolvere il problema... a volte sì, a volte no... dipende dalla nostra capacità di analisi del problema.
Sono comunque d'accordo sul non prediligere vasche spinte, infatti non condivido molto i vari protocolli (che a volte fanno danni), a meno che non si abbia la consapevolezza di volere una vasca spinta.
Un pò meno d'accordo sulla non fertilizzazione in colonna a favore di quella del fondo. Secondo me servono entrambe, perchè possiamo avere piante che assorbono nutrienti dalle radici e altre che assorbono nutrienti dalle foglie. Il punto sta nel non esagere e saper dosare in funzione della risposta della vasca.
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Antonio
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