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Il piccolo negozio in quanto tale non può offrire un servizio di cura dei pesci malati aperta a tutti perché non ha la struttura per farlo, ovvero una batteria dedicata e possibilmente una stanza dedicata. Aziende molto grandi portandosi pesci malati in serra hanno avuto danni che le hanno messe in grave crisi e non è un esempio ma un realtà verificatasi due volte che io sappia in due diversi allevamenti. Ci sono patologie estremamente contagiose che non consentono la cura anche in vasche separate in una stessa batteria. Poi i pesci che si prenderebbero in cura non è neanche detto che siano stati acquistati nel negozio che li accetta, perché mai dovrei accollarmi il rischio e le colpe di altri? Siamo tutti sicuri che poi un cliente non dia la colpa al negoziante se il pesce non viene curato? Sinceramente non me la sento di giudicare scorretto un piccolo negoziante che sta in piedi per miracolo schiacciato dalla vendita on-line, da clienti anche disonesti (perché non sono solo i venditori disonesti), dalla cura o quarantena che a sua volta il negoziante deve fare per propri pesci, da tasse inimmaginabili che nessuno conosce se non è stato negoziante se non vuole accollarsi il rischio di ritirare ogni pesce malato che gli viene portato. Non voglio difendere nessuno ma conoscendo molto bene sia il lavoro dei grossisti, negozianti e essendo oggi clienti posso dire che se nessuno lo fa, o lo fanno in pochi è perché potrebbe essere una soluzione praticabile in un mondo ideale ma non in quello pratico e reale.
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