L'acquario si fa per se, non per gli altri.
In ogni caso, leggo spesso anche io cose come "dal marino passo al dolce, così non devo fare nulla", e scopro che qualcuno (che magari sa a manadito la chimica del marino) non è edotto sui fattori che regolano, chessò, il pH o banalmente la maturazione. E magari si sta lanciando in un plantaquario spinto affidandosi a prodotti miracolosi.
E' una diceria, un po' come dire che "i pesci rossi crescono in funzione dello spazio disponibile".
Semmai l'acquario dolce lo si può fare a differenti livelli di difficoltà e costo (con una ragionevole esperienza). Il marino costa un po' di più e richiede in generale un po' più di attenzione e dedizione, credo.
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
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