Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 30-12-2016, 11:54   #10
Sinbad
Discus
 
L'avatar di Sinbad
 
Registrato: Jan 2004
Città: Roma
Acquariofilo: Dolce/Marino
N° Acquari: 3
Età : 63
Messaggi: 2.357
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati):
Grazie (Ricev.):
Mi piace (Dati):
Mi piace (Ricev.):
Mentioned: 43 Post(s)
Feedback 0/0%

Annunci Mercatino: 0
Scusate, faccio solo un piccolo intervento nella speranza di dare un contributo...

Sulle alghe e la loro proliferazione e relativa eliminazione, sono state scritte fiumi di parole ma il punto è sempre è solo lo stesso: l'equilibrio chimico/fisico dell'acqua.

Stò leggendo, in questo post, di alghicidi, acqua ossigenata, antibiotici (per i ciano) e mille altre sostenze chimiche. Sembrano, e vengono prese, come "scorciatoie" al problema!!
Ho le alghe, metto questo prodotto ed ho risolto il problema... nulla di più sbagliato!

Con la chimica puoi risolvere temporaneamente, fino a che l'effetto del prodotto non finisce e, molte volte, anche pagando uno scotto in termini di effetti collaterali... poi, puntualmente, ritornano.

Il problema va risolto all'origine. Bisogna trovare il fattore scatenante ed eliminarlo.

Dobbiamo capire che abbiamo a che fare con organismi che, molto probabilmente, hanno generato la vita sul nostro pianeta... sono forti, adattabili a molti ambienti, anche ostili, si riproducono e cercano sempre di colonizzare l'ambiente in cui vivono espamdendosi a macchia d'olio. Sono organismi semplici e, nella loro semplicità, difficili da trattare specialmente se gli offriamo il terreno idoneo alla loro proliferazione.

E questo è il punto: l'ambiente che creiamo in acquario, la qualità dell'acqua e le sostanze disciolte in essa, le piante, la fertilizzazione, l'effetto tampone delle piante a crescita rapida e tutto quello che circonda il momdo delle alghe... che poi sono piante, per cui, i metodi chimici che servono ad eliminare le alghe eliminano o danneggiano anche le piante.

La risposta alle alghe, la cui presenza, di alcune specie, è sintomo di acqua pulita e di ottima qualità, è sempre e solo una soltanto: creare una forma di antagonismo tra piante ed alghe.

Se le piante assorbono tutti i nutrienti più velocemente di quanto li assorbono le alghe (vedi lo scopo delle piante a crescita rapida) le alghe, semplicemente, non avranno modo di esistere, a parte qualche piccola presenza tollerabile e facilmente controllabile.

Il punto è partire subito con il piede giusto, già in fase di allestimento, dove dobbiamo piantumare con criterio e mirando all'effetto "anti alga", poi, in un secondo tempo, quando l'acquario è ben stabilizzato, con gli equilibri ben definiti, si può iniziare a pensare di togliere qualche pianta a cresita rapida (che ci costringe a frequenti potature e manutenzione) con altre più pregiate.

Naturalmete, se abbiamo permesso alle alghe di prendere il sopravvento sulle piante diventerà molto difficile eliminarle perchè, ogni tentativo atto a rinforzare le piante, andrà invece a rinforzare le alghe.

Quindi, alla fine di questa se pur minima osservazione (ci sarebbe molto, molto di più da dire in modo più approfondito e a più ampio respiro) i passi necessari sono pochi e semplici:

- In fase di allestimento provvedere ad un fondo fertile;
- Piantumare almeno l'80% del fondo;
- Iniziare da subito una corretta fertilizzazione, non poca e non troppa: giusta!!
- Avere sempre sotto controllo i valori dell'acqua sia in termini di qualità che di nutrienti;
- Avere una popolazione ben equilibrata e somministrare poco cibo... il giusto!
- Osservare i cambi di acqua e farli con acqua di cui sappiamo tutte le caratteristiche organolettiche;
- Controllare la presenza di Silicati nell'acqua del cambio (e in quella dell'acquario) che contribuiscono alla proliferazione delle alghe;
- Controllare la concentrazione di PO4, deve essere giusta: troppo poco le piante deperiscono, troppa le alghe proliferano, corretta... beh, lo capite da soli
- Provvedere ad una corretta illuminazione in termini di potenza, Lumen, Temperatura e fotoperiodo, che non deve mai essere inferiore alle 8 ore... 10 meglio.

Sembra tanto e complicato, in realtà è molto più difficile scriverlo che farlo, sono solo pochi passi ma importanti, dove basta dare la corretta attenzione a pochi ma fondamentali fattori.

Spero di non essere stao noiso e di aver contribuito, se pur in minima parte, a fare un pò di chiarezza sull'argomento...
__________________
Antonio
Sinbad non è in linea   Rispondi quotando
 
Page generated in 0,14613 seconds with 13 queries