Il timore è che siano i sintomi iniziali del malaugurato Malawi Bloat.
Purtroppo scarseggia la ricerca su questa malattia, probabilmente perché interessa solo sporadicamente animali "di nicchia". Sembra esserci abbastanza consenso sul fatto che sia causato da una proliferazione abnorme di un parassita unicellulare, un protozoo flagellato (Cryptobia iubilans, imparentata con gli agenti causali della malaria, leishmaniosi, malattia del sonno, morbo di Chagas ed altre brutte malattie), dovuta all'azione di fattori che deprimono le difese del pesce quali stress, alimentazione non idonea, acqua non ottimale, etc. Questi parassiti possono causare granulomi (noduli) diffusi lungo tutto il tratto gastro-intestinale con conseguente ostruzione. La terapia è ulteriormente ostacolata dal fatto che i parassiti possono sopravvivere all'interno dei macrofagi (cellule spazzine che in genere contribuiscono a combattere le infezioni) dove sono al riparo dai farmaci. Se riesci ad isolare il pesce puoi usare la terapia "ad urto" come consigliato da Sergio ma soprattutto eviti che elimini in vasca numeri massicci di parassiti che potrbbero sopraffare le difese anche di quelli sin qui asintomatici . Ripeto, non ci sono alternative più valide al metronidazolo, sperimentalmente nei salmoni (nei cui allevamenti dei parassiti simili causano danni ingenti) si è avuto un certo successo con iniezioni intramuscolari di Isometamidium, un farmaco usato per la terapia del bestame affetto da tripanisomiasi (malattia del sonno) ma ovviamente non è cosa per noi. In bocca al lupo
Ultima modifica di paul sabucchi; 21-11-2016 alle ore 19:09.
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