Ciao, quando vedi i puntini bianchi vuol dire che il pesce è già stato colpito dal parassita che si è insediato tra epidermide e derma. La mucosa, stimolata dall'azione del parassita, forma una pellicola di muco sopra il parassita... questo è il "puntino" che vediamo.
In questa fase il parassita non è attacabile da nessun farmaco.
Quindi, rispondendo alla tua prima domanda: sì, quando vedi i puntini la malattia è già in corso in quanto il pesce è già stato attaccato.
Risposta alla seconda domanda: se un pesce è sano e in salute non viene attaccato.
Il sistema immunitario lo protegge ma, stiamo parlando di un attacco "normale". Se invece siamo in presenza di una malattia avanzata dove la concentrazione del parassita è estremamente elevata, a carattere epidemico, allora, anche il pesce sano, alla lunga, cede.
Da quanto sopra esposto rispondo alla terza domanda (ed alle altre che hanno la stessa risposta): subito!!!!
In tutto il ciclo di riproduzione il parassita è attaccabile solo e soltanto in uno stadio: quando è libero in acqua sottoforma di tomite.
Questo vuol dire che quando vedi sparire i puntini non vuol dire che la malattia è scomparsa... in realtà il parassita è diventato adulto e si stacca dal pesce formando una ciste, anche questa non è attaccabile da farmaci, che dopo un tot di giorni (dipende dalla temperatura) genera i tomiti di cui sopra.
A questo stadio succedono due cose:
- alla scomparsa dei putini si crede che il pesce sia guarito e non si intraprende nessuna azione. Invece si stanno formando altri indiviui che attaccheranno in massa formando a loro volta altre cisti e quindi altri tomiti, in modo geometrico, con il risultato di un'epidemia fulminante e non più controllabile con i farmaci.
- alla comparsa dei puntini bianchi si procede subito con la cura dove, i puntini non vengono distrutti e le cisti non vengono attaccate dal farmaco ma, al momento della schiusa delle cisti i tomiti si trovano in ambiente ostile dato dalla presenza del farmaco e muoiono scongiurando il proliferare a carattere epidemico.
A quaesto punto il parassita non è ancora debellato... ci sono ancora cisti in giro (non attaccate dal farmaco) pronte a liberare altri tomiti se abbassiamo la guardia. Questo il motivo "imperativo" che la cura va eseguita fino in fondo, seguendo scrupolosamente tempi e modi.
Infatti, proseguendo nella cura, le successive somministrazioni hanno appunto lo scopo di debellare anche la seconda/terza tornata dei tomiti... per questo, a volte, è necessario eseguire un secondo ciclo, in funzione del grado di infestazione.
La cura tiene conto della temperatura dell'acqua, a cui la dobbiamo portare secondo istruzioni, infatti la temperatura stabilisce il tempo di schiusa delle cisti, in questo modo si può dosare il farmaco ad intervalli precisi, sempre come da istruzioni.
Ci sarebbero molte altre cose da dire e precisazioni e considerazioni da fare... quanto detto è solo a scopo esplicativo su cosa bisogna fare che riassumerei in una semplicissima regola:
Quando vedi i puntini bianchi, intervieni subito!
P.S.: in realtà, quando l'attacco è blando e i pesci sono in perfetta salute può succedere che dopo la comparsa dei puntini bianchi e la relativa scomparsa, in quanto gli adulti hanno abbandonato il pesce e formato le cisti e quindi i tomiti, questi ultimi siano in quantità relativamente bassa, tanto da non riuscire ad attaccare un pesce e, in questo caso, dopo 48 ore muoino ma.... te la sentiresti di rischiare? Onestamente, io no.
l'ichthyo, se non controllato, ti fa una strage nell'acquario e riuscirai a debellarlo solo dopo la morte di tutti i pesci o quasi... Non è un parassita da sottovalutare o prendere sottogamba.
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Antonio
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