Ciao, da anni ho Oto (macrospilus) ed Apisto (Borellii ed Hongsloi) e come tutti i sudamericani preferiscono acqua tenera e acida, questo perché lì l'acqua piove distillata dal cielo e raccoglie acidi umici mentre percola nell'humus dai vegetali in disfacimento. Magari l'Agassizi è tra gli Apisto che tollerano meglio anche l'acqua più duretta mentre gli Oto sono forse un po piu schizzignosi. Considera che l'acqua qui viene dritta dal Gran Sasso ed è già tenera (93ppm, GH 4) ma io vado ad osmosi inversa ed in vasca è a 70 ppm, GH 1-2. Alcuni consigliano quando si comprano gli Oto di aspettare che al negozio questi pesci abbiano iniziato a mangiare perché, essendo per la maggior parte di cattura, spesso non sono stati nutriti da settimane e questo crea problemi come a qualsiasi erbivoro per far ripartire i processi digestivi. Se non ripartono si deperiscono a morte. Quando li prendi più alghe hai più li fai contenti almeno hanno il loro cibo preferito, i miei poi adorano il cetriolo appena sbollentato. Dato che tengo i miei assieme a decine di pesci "micropredatori" la riproduzione in vasca (già molto rara) diviene impossibile. L'anno prossimo vorrei provare a mettere dei "Cocama" nella vasca delle Caridine Taiwan Bee e sperare nel miracolo (qualcuno è riuscito a veder schiudere le uova ma non credo che nessuno sia mai riuscito a far sopravvivere gli avannotti).
Per tornare ai test liquidi credo che Sera e JBL siano affidabili (vedi un mio post di oggi nella sezione chimica dell'acqua) e valgano l'investimento di qualche decina di euro (io controllo i prezzi sia su ebay che negozi online come aquariumline o verdevivo spesso si risparmia rispetto ai negozi). Fammi sapere come procede Ciao dall'Abruzzo

Otocinclus a cavalluccio di un Ancistrus