Io ho sempre avuto acquari molto piantumati e alcalini, con o senza CO2.
Le piante "esigenti" spesso sono quelle provenienti da acque tenere ed acide, dove la sorgente di carbonati è la CO2 più che lo ione bicarbonato.
ALtro fattore limitante è il ferro: le piante "affamate" di ferro preferiscono ambienti acidi perché il ferro lo assorbono meglio in forma ridotta (e in più tende a precipitare meno perché l'ambiente riducente lo ossida di meno).
Con piante opportune (ceratophyllum, egeria, miriophyllum, vallisneria, ecc.) si possono tenere tranquillamente valori alcalini e piante in salute (e volendo CO2 a 30 mg/l).
Se poi uno vuole "tirare" la vasca e fertilizzare in maniera spinta, i valori acidi favoriscono la persistenza dei nutrienti in colonna (ferro, come già detto, e altri ioni). Questa è la ragione per cui gli acquari "olandesi" sono spesso di acqua tenera e acida.
Ma non è una regola.
Per la CO2, a pH più elevato tende a trasformarsi (in percentuale maggiore) in ione bicarbonato (e ad aumentare il KH), ma è una frazione trascurabile, conti alla mano, e non misurabile coi nostri test. La si può dosare allo stesso modo (stando attenti a non gasare i pesci perché la variazione di pH è via via mionore a pH elevati, quindi si perde un po' in "sensibilità" e ci vuole un buon test, tipo il JBL per pH alcalini, appunto).
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
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