Il valore tetto per gli NO3 dipende appunto da che tipo di popolazione hai. Se ci sono molte piante, con valori troppo bassi non avrai praticamente crescita perché l'azoto è un macronutriente essenziale (in quel caso manterrei valori tra 5 e 15mg/l, idealmente 10 mg/l è il valore ottimale per un buon acquario piantumato). Se ci sono pesci adulti e non sono in riproduzione, puoi comunque tenere un valore un po' più alto, diversamente è importante non salire. A mio avviso, non oltre i 20 mg/l, per acquari di accrescimento. Ho sempre notato che la crescita dei pesci (non solo i discus) è nettamente più rapida, più regolare e meno soggetta a morti improvvise e apparentemente ingiustificate se i nitrati sono sotto controllo.
Personalmente mi sono trovato bene con i test della JBL, sempre molto precisi e con la possibilità di tenere conto del colore di base dell'acqua (che nel mio caso è molto ambrata, avendo radici e torba nera nel filtro) per avere un offset delle misurazioni.
Sulla questione filtro, un acquario per discus sicuramente richiede un filtraggio ben pensato e realizzato. Se l'acqua all'interno del filtro riesce a fluire a velocità diversificate avrai sia una buona nitrificazione che una buona denitrificazione. Non è semplice, ma sicuramente può succedere. D'altronde se non hai molte piante, non effettui cambi frequenti, e alimenti copiosamente, non riesco ad immaginare altro modo in cui i nitrati vengano degradati. Tieni conto però che NO3 non è l'unico elemento che contribuisce all'inquinamento della vasca. In generale finiscono svariati ioni che incrementano la conducibilità, e che il filtro certamente non può degradare. Se hai un buon fondo attivo e un ecosistema con molte piante, riesci a chiudere quasi completamente il ciclo (gli ioni si fissano nei materiali adsorbenti del fondale e nelle foglie/radici), diversamente potresti avere nitrati stabilmente bassi, ma fosfati che saturano (le SUMP non possono rimuoverli, a meno di usare resine varie che fanno più danni che altro) e altre sostanze (solfati principalmente) che non possono essere metabolizzati.
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