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Vecchio 20-05-2015, 14:43   #13
DarkDeepsea
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Originariamente inviata da marko66 Visualizza il messaggio
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Per il fotoperiodo parlavo del minimo, anche se il minimo sarebbe addirittura di 2 ore per un anubias nana secondo alcune ricerche (non so neanch'io se crederci). Poi in un acquario di sole piante lente, le mette all'ombra di cosa? Di altre piante lente? Invece che cercare l'ombra, mettici direttamente poca luce, le alghe non le contrasti con le piante lente, almeno nelle zone alte dei vetri è inevitabile che si formino se metti luci forti. Per la durata ottimale marko sembra saperne sicuramente più di me. C'è anche chi dice di avere l'anubias in pearling, di sicuro con 4 ore non ce la si fà.

In un acquario di sole piante, lente per giunta, dove le marcescenze sono rare non vedo dove possano generarsi le sostanze di scarto (penso che tu ti riferisca ai composti azotati). Se aggiungi sempre lo stesso tipo di acqua non diluisci niente essendo tutto presente nelle stesse concentrazioni, non vedo cosa si diluisce, anzi poco a poco cresce il numero delle sostanze più pesanti, poco volatili e meno assorbite dalle piante. Io userei il cambio d'acqua come reintegro di alcune sostanze utili presenti, ma se già si tengono a bada nitrati e nitriti anche nel caso dei pesci i cambi li puoi fare moltissimo più tardi nel tempo, figurarsi un acquario senza pesci e con la quasi assenza di scarti. Fossero le piante a crescita rapida, ci sarebbero più marcescenze, molte di più, ma piante come microsorum e anubias...
Sinceramente in 30 anni di hobby acquaristico ho visto abbastanza vasche in giro (escluse le mie che potrei anche non gestire al meglio)e non ho mai visto usare da nessuno fotoperiodi di 2-4 o 5 ore anche in presenza di sole epifite o di sole anubias.In compenso credimi se vuoi, io coltivo le anubias in piena luce(alcune)con 9 ore di luce e non ho mai notato problemi particolari(neanche pearling evidente in verita' .Le epifite in natura non vivono in grotte in cui la luce non penetra che per poche ore,ma a volte(spesso)ancorate ad altre piante o ad altri tipi di supporto naturale,per cui sono piu' o meno esposte alla durata del giorno con le sue ore di luce(non 2-4 o 5 ma qualcuna di piu').Discorso diverso è metterle all'ombra di altre piante per evitare possibili infestazioni algali e per questo scopo non mancano di certo piante lente adatte (cryptocoryne?Echinodorus?).
Tutte le piante anche quelle a crescita lenta sono antagoniste delle alghe e la luce è solo una delle possibili con-cause della loro presenza(ma il tipo di luce non adatto, non la durata dell'esposizione),ma non è mai il motivo unico, da ricercarsi invece in una gestione sbagliata.
Per quanto riguarda il secondo punto,gia' solo il motivo da te citato(il reintegro di sostanze utili)giustificherebbe il cambio piu' o meno frequente di una parte dell'acqua perchè gli elementi utili non vanno solo ad accumularsi ma vengono anche consumati dal sistema acquario.Sulla frequenza di questi cambi come ho gia' detto dipende dal tipo di gestione e dal tipo di vasca.
Dimentichi inoltre un particolare,anche in un acquario privo di fauna,oltre alle piante,ci sono altri consumatori-trasformatori che hanno necessita' di nutrirsi e che producono di conseguenza sostanze di rifiuto o di trasformazione(nitriti,nitrati,fosfati ecc,) che sono i micro-organismi i batteri ecc.,per questo motivo alcuni composti andranno ad aumentare ed altri a diminuire perchè consumati e con il cambio andrai a "resettare" il sistema(diluendone alcuni ed integrandone altri).
Ultima cosa come fai a tenere sotto controllo i nitrati nel caso della vasca con pesci se per qualche motivo si alzano?Il sistema piu' usato mi sembra che sia il cambio acqua,o no?
Nell'acquario della mia famiglia, le anubias nane vivevano della sola presenza diffusa della luce del sole (neanche diretta) e le piante sono durate per 18 anni in queste condizioni, fino a quando l'acquario non è stato smantellato. Di certo non consiglio a nessuno tale gestione dell'acquario ma è la mia esperienza diretta. Ovviamente senza termostato e l'assenza totale di cambi (quando eran rimasti solo un paio di pesci d'acqua fredda). Le alghe ovviamente non erano presenti e le anubias ovviamente crescevano di una fogliolina ogni 2 mesi (circa 10 piantine). Il fotoperiodo quelle piante neanche lo conoscevano. Ripeto non è così che si gestisce un acquario, ma è mia opinione che questo tipo di piante sia molto più resistente e versatile di quanto si crede. All'avvio di una vasca recente, sia con anubias (di diversi tipi) e microsorum, con poca luce fotoperiodo 4 ore crescevano al ritmo di 2 foglie nuove a settimana (3 o 4 per l'anubias barteri, e mi pare un ottimo ritmo, e le foglie erano perfette che sembrava finta perchè era circondata da tante altre piantine di diverso tipo morenti). Oggi invece con il quintuplo della luce e il doppio del fotoperiodo noto una crescita lievemente più lenta (forse a causa degli spostamenti attuati, non lo so). Ho letto molte cose diverse a quelle che sono state le mie esperienze, e sono sicuro che con questo post perdo totalmente di credibilità, ma se avessi avuto esperienze diverse, avrei condiviso quelle. Ho a che fare con anubias da quanto sono nato, delle altre razze posso essere totalmente ignorante. Sicuramente sarete più esperti di me, spero non me ne vogliate per aver condiviso le mie opinioni.

Le cryptocoryne o le altre non sono epifite, un acquario solo di epifite non le include. Immagino che non dispone di fondo fertile, e da questa condizione immagino che derivi l'acquario di sole epifite. Io penso perchè fornire più luce se poi cerchi l'ombra? Basterebbe una spora di algha per prendere il sopravvento con così tanta luce sfruttata. Tanto vale mettere direttamente poca luce, riduci il rischio di alghe in giro per l'acquario, alle piante non dispiace, e ci risparmi pure un minimo in bolletta.

Anche le piante a crescita lenta sono antagoniste delle alghe, condivido in pieno, ma se ci metti più luce del necessario, sia come quantità, che come durata, e se reintegri anche le sostanze di cui si nutrono sto sforzandomi di capire cosa impedisce alle alghe di prolificare. Sul fotoperiodo ok, rimango della mia opinione sul minimo, ma anche aumentandolo non da problemi alle piante di questo tipo, ma per il resto? Le alghe di 4 cose han bisogno: acqua adatta, nutrienti, luce, assenza di sostanze allelopatiche contro esse. Penso ci sia l'amplein.

Per la questione di microorganismi rimango fedele al proverbio (scusate l'ironia) nulla si crea e nulla si distrugge, quindi se metti tot elementi in vasca, levi le parti volatili, evaporate o annichilite, avrai esattamente gli stessi elementi eccetto quelli. Certo cambiano le composizioni chimiche, la disposizione degli elementi, l'entropia etc... Ma il carico organico dovrebbe rimanere uguale (approssimativamente), e per quanto questo possa variare con i vari cicli che avvengono continuamente ovunque, a meno che l'acquario in questione non sia di 2 milligrammi, direi che è del tutto trascurabile. Inoltre non vi è alcuna necessità di far decantare acqua, aggiungere biocondizionatori o altro genere di cose, ed è più che inutile un filtro. Le piante assorbono i composti azotati in qualsiasi forma, anzi preferiscono gli stadi precedenti ai nitrati. Data inoltre, la loro lentezza nella crescita e nell'assorbire ciò che devono, per la classica acqua di rubinetto ci vorrebbero davvero molti mesi prima che esauriscono le sostanze di cui han bisogno, e le sostanze di scarto di cui parli, ciclicamente parlando, vengono attaccate dai batteri ritornando appunto in sostanze assimilabili, ma non conoscendo approfonditamente questi cicli, ho preferito comunque consigliare cambi d'acqua, altrimenti avrei detto mai. La CO2 essendo molto volatile, forse è l'esigenza più prossima che queste piante possono avere (soprattutto la bolbitis), mentre per altre come l'anubias credo sia del tutto trascurabile.

Se tutti gli altri usano i cambi d'acqua, prova a chiedere loro perchè. Il motivo principale sono i composti azotati, per alcuni è erroneamente l'unico. Ho fatto molte ricerche riguardo gli accumuli pericolosi di qualsiasi sostanza che possa essere presente in acquario, e se non fosse per i composti azotati i cambi già si potrebbero fare moltissimo più in là nel tempo, e se non si introducono altre sostanze come fertilizzanti, cibo per pesci, o anche semplicemente le mani nell'acquario, la necessità dei cambi slitta molto più in là, tanto più in là che in questo tipo di acquario gli eccessi pericolosi vengono dopo altre 2 accortezze: mantenere i valori chimico fisici idonei alle piante, e reintregrare quel poco che queste assorbono. Il secondo punto penso di averlo già abbondantemente spiegato, mentre il primo si tratta esclusivamente di tutte quelle reazioni chimiche (e non solo) che avvengono che modificano i valori, quindi ph,gh,kh,O2,CO2 etc.

Non ho parlato degli esperimenti fatti per accellerare la crescita delle epifite, ossia coltivarle prima emerse poi sommerse. A me pare una sciocchezza, altri possono dissentire, se può comunque essere utile all'argomento, ho preferito citare l'espediente.

Mi scuso nuovamente per i miei modi, spero di non aver offeso persona alcuna e tediato a morte nessuno.
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