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Vecchio 17-03-2015, 14:32   #10
RolandDiGilead
Pesce rosso
 
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L'acquariolfilo marino ha un forte vantaggio su quello dolce, e cioè ha la possibilità di chiudere il ciclo dell'azoto. Infatti, usando lo schiumatoio (cosa impossibile per il dolce per via delle bollicine troppo grandi) si possono ridurre gli inquinanti all'inizio del ciclo, permettendo al sistema di essere in grado di azzerarne il rimanente tramite le rocce vive o il dsb. Rinunciare a questo componente, che ha rivoluzionato i metodi di gestione di vasche marine, è semplicemente incomprensibile. Nel dolce, per chiudere il ciclo dell'azoto dovresti avere la vasca stracolma di piante e uno o due pesciolini, altrimenti l'accumulo di no3 è inevitabile.
Se uno volesse applicare lo stesso metodo nel marino potrebbe farlo: uno o due pagliaccetti e la vasca stracolma di macroalghe (soprattutto caulerpa), con detritivori a volontà (lumache, gamberi, stelle, ecc.). Ogni altra variante porta, prima o poi, inevitabilmente al crollo della vasca. Effettuare cambi acqua per tenere gli inquinanti sotto controllo, per un marino non è una soluzione in quanto ogni cambio è comunque uno stravolgimento di equilibri che porterebbe i peschi ad ammalarsi per stress.
Non parliamo poi di luce, che deve essere necessariamente forte per tenere alto il redox e facilitare i processi di ossidoriduzione, ne di movimento, che deve essere anch'esso forte per evitare zone di ristagno dove si accumulerebbero detriti e anidride carbonica.
ciao
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L'uomo in nero fuggì nel deserto, e il Pistolero lo seguì.
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