Sì lo avevo già letto e par quanto interessante secondo me non stronca del tutto i vari dubbi.
Un esempio è quello del discus, per quelli di selezione si preferisce usare acque neutre o leggermente acide con durezze sotto gli 8-9 gradi, per dei discus "selvatici" invece vengono usati valori diversi, molto più vicini a quelli presenti in natura. Stessa cosa se non sbaglio viene fatta per gli scalari. Adesso io non ne capisco assolutamente nulla di biologia, ma comunque o si tratta di piccole mutazioni, o si tratta di adattamento, o si tratta di valori che comunque rientrano in una rage della specie, ma non sono adatti ai selvatici per altri motivi, non lo so, fatto sta che queste piccole differenze ci sono.
Tra l'altro alcuni esempi tipo colisa-platy (che da quel che dice il Vanni potrebbe portare problemi di aggressività però) si basano su valori riscontrabili anche in natura, perché alcuni poecilidi si trovano anche in acque tendenti al neutro e con durezze medie, così come accade per alcune popolazioni di lalia, che tra l'altro, durante il corso dell'anno subiscono molte variazioni di valori in natura, ovviamente in acquario le cose sono diverse. Io più che un no secco, direi meglio di no. Non mi pare una cosa così semplice da liquidare. Attenzione non sto dicendo di avere ragione, è solo un mio pensiero basato su nulla di scientifico, solo ipotesi che non posso testare tra l'altro perché non ho interesse a mettere insieme platy e lalia in un mio acquario, la vedrei come una vasca sprecata
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