Per quella che è la mia esperienza di riproduzione di C. paleatus, i migliori risultati li ho avuti evitando OGNI TIPO di sbalzo: termico, di valori, ecc.
Meglio sarebbe allestire una vaschetta matura e schiudere le uova lì, senza fare troppi cambi finché non sono grandicelli. Questo metodo assicura praticamente sempre il successo della schiusa e del successivo accrescimento.
Se invece si opta per una vaschetta, io consiglio di spostare SUBITO le uova in acqua di rubinetto decantata e a temperatura ambiente. Questo sarà l'unico ambientamento, e dovrà essere lentissimo (ma le uova sono comunque più resistenti degli avannotti). Si può usare un blando disinfettante per evitare ammuffimenti (ho usato ambramicina, ma spesso anche nulla).
I cambi dovranno essere frequenti. Si usa acqua di rubinetto a temperatura ambiente per EVITARE gli sbalzi: quando si cambia l'acqua si prepara una bottiglia (aperta) con l'acqua per il cambio successivo, così intanto decanta e va a temperatura. Per lo stesso motivo si evitano i riscaldatori, a 20° le larve si sviluppano lo stesso (solo, più lentamente, il che dà il tempo di correre ai ripari se qualcosa va male). In questo modo l'acqua (vecchia e nuova) sarà sempre a temperatura ambiente, e identica per durezze e PH. Con questo metodo anche cambi sostanziosi non porteranno a shock dovuti a variazioni di valori nella vaschetta.
Quando le larve sono a taglia (circa 1 cm) si inseriscono in acquario (predatori permettendo) con LUNGHISSIMO ambientamento (si fa prima la prova con un avannotto o due, se sopravvivono almeno un giorno si sono fatte le cose per bene, viceversa si è stati troppo precipitosi).
PS: uno strato di sabbia sul fondo della vaschetta evita il formarsi di un film batterico sul fondo che può danneggiare (talvolta) gli avannotti. Anche piccole lumache (planorbis, planorbarius) aiutano a tenerla pulita (occhio a inserirle dopo la schiusa, o potrebbero cibarsi delle uova).
PPS: i primi 2 - 3 giorni gli avannotti non si nutrono affatto, cominciano dopo (e lasciare delle piante galleggianti o dei muschi assicura una presenza di microfauna che possa eventualmente sostentarli. Poi mangiano mangime polverizzato o vivo (naupli, microworms, ecc.).
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
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