Il sentimento per cui i cuccioli suscitano in noi tenerezza è indipendente dalla pancia piena, è una questione genetica e di sopravvivenza della specie, ancestrale tanto quanto l'istinto che porta a nutrirsi.
Diverso è ogni tipo di empatia per altre creature, che è culturale e non innato. L'empatia verso cuccioli di altre specie è maggiore quanto maggiore è la somiglianza con un bambino piccolo
Da un punto di vista evolutivo possiamo dire che è mille volte più importante la sopravvivenza della specie rispetto alla sopravvivenza dell'individuo, da qui l'istinto di protezione verso il "cucciolo" che è più importante dell'istinto della propria sopravvivenza
(la leonessa che fa mangiare prima il cucciolo, mia moglie che prima dà da mangiare al bambino e poi mangia lei quando è tutto freddo ecc.)
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Originariamente inviata da andre8
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Se il discorso sfuma in un discorso sulla "naturalezza" a parer mio i pesci allevati per fini acquariofili sono destinati, per quanto bene possiamo trattarli o riprodurre l'ambiente d'origine, a una esistenza il cui mondo è delimitato da 4 vetri, che è per loro comunque una sorta di "prigione". È lo stesso discorso degli animali nello zoo. Non che io sia contrario a ciò (altrimenti non andrei allo zoo e non avrei un acquario). Possiamo quindi solo emulare madre natura, i cui prodotti resteranno per noi solo esempi da imitare.
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Su questo concordo al 100%.
Parlando con un negoziante il mese scorso lui sosteneva che in acquario un pesce può stare anche meglio che in natura perchè non ha predatori e vive ipoteticamente ben nutrito e più a lungo. Io penso che questo tipo di ragionamento sia semplicistico perchè non è la quantità che fa la qualità ma non credo che i pesci possano rispondere quindi non lo sapremo mai