Tutto quello che accade in 5 vetri ha poco di "realmente" naturale, in natura qualsiai avannotto ha la possibilità di nascondersi per quanto gli sia possibile, non viene certo gettato dall'alto a pochi cm da un predatore, concordo con Tuko che sia più una "autogiustificazione", secondo me superflua.
Ritengo che L'empatia verso le altre forme di vita sia ancestrale e radicata nella nostra genetica, proviamo compassione solo per animali da una certa dimensione in su, che abbiano tratti somatici distingubili, occhi e bocca su tutti (sono quelli che comunicano di più e possiamo assimilare somaticamente a noi) è normale quindi che ci "smuova" il pesciolino e non "l'insetto", il guppy che boccheggià è forse meno sofferente di uno scarabeo che annega? Non credo, eppure percepiamo solo il disagio del primo.
Io ho sempre somministrato drosofile alle mie rane ed è comune, in quell'ambiente, l'eutanasia vera e propria tramite CO2 per individui malformati e compromessi.
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