Discussione: Problema alghe nere
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Vecchio 23-10-2014, 08:35   #24
shawnytwine
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Atomyx, purtroppo sbagli nel dare questi giudizi e ti spiego il motivo.
I neon sono stati ordinati praticamente contestualmente all'acquisto della vasca. Sono arrivati frantumati, e c'ho rimesso di tasca mia. Ero pienamente consapevole che andassero cambiati, ma non è colpa mia se sono stato sfortunato nella spedizione.
Mi sono anche recato dai due negozi locali da cui usualmente mi rifornisco, e sfortuna ha voluto che avessero nulla disponibile (a meno che non mi voglia suggerire un Juwel blu o Juwel marine per un'acquario amazzonico).
Sono pertanto in attesa che le lampade arrivino per sostituire la prima, come già scritto.
Non sto effettuando alcun esperimento particolare. I soldi da buttare li hanno quelli che prendono un protocollo, senza capire nemmeno cosa ci sia dentro e perché, e lo sparano in acqua a prescindere dalle esigenze della vasca. Io sto cercando in primis di capire come funziona l'ecosistema acquario, e di dare a piante e pesci ciò di cui hanno bisogno.
Tutti i pesci sin qui inseriti sono in perfetta salute, esclusa la femmina di ramirezi che ha manifestato l'esoftalmo ben prima che si manifestassero i problemi legati alle alghe, e alle mie eventuali terapie da "dr. killer". Ho avuto appunto premura di metterla in vasca separata, dove tanto mi disinteresso della sua salute da cambiarle piccole dosi di acqua ogni 2 ore, aggiungendo costantemente la dose di antibiotico corrispondente, onde evitarle la botta da dosaggi massicci e da ulteriori stress. E' protocollo standard trattare l'esoftalmo con ambramicina, ed è ciò che sto facendo, seguendo le dosi e le modalità che un po' ovunque si trovano.
Ho seguito il consiglio di ridurre il fotoperiodo, cosa che sto facendo mettendomi ogni giorno a spostare il timer di 5 minuti, onde evitare ogni minimo stress a piante e pesci.
Ora, mi spieghi per quale ragione su questo forum ci sia l'abitudine di sparare a zero in questo modo? Non mi sembra d'essermi posto in modo arrogante, ho soltanto chiesto consiglio e condiviso ciò che stavo facendo, così che altri possano prendere eventuali cose buone e stare lontani da altrettanto eventuali miei errori.
Le piantine sono "striminzite", appunto a causa delle alghe. Inizialmente l'avviamento era stato ideale, con una crescita regolare, e senza particolari problemi. Sto provando a riportare la vasca in equilibrio.
Il benessere di piante e pesci è assolutamente la mia priorità, ciò non significa che non possa sbagliare o aver sbagliato. Se avessi voluto un acquario da esposizione, avrei comprato dragon stone, fondi ultra fertili, pasticche e altro, invece mi sto limitando ad una gestione sostenibile della vasca, non a caso abbracciando il PMDD. Ho provato a metter le mani il meno possibile, ma nel momento in cui ogni sera crescono 5 cm di alghe dappertutto, non posso star lì a guardare, per cui cerco rimedi per tamponare la situazione, come scritto, in attesa di poter rendere la vasca più adatta ad una sana crescita delle piante.
Ci sono poi dei tempi tecnici perché i prodotti arrivino, e altri perché si possano utilizzare. E' inutile dosare un prodotto se magari la vasca non ne ha bisogno, ed infatti attendo nel fine settimana di poter effettuare i test dell'acqua per capire cosa possa essere più utile.
Non sto usando anti-alghe, perché appunto sono prodotti inutili, costosi e controproducenti, ma devo necessariamente contrastare le alghe presenti, altrimenti TUTTE le piante soffocheranno nel giro di pochi giorni.
Avrò sbagliato tutto, ma sta di fatto che dopo una settimana le piante hanno ripreso una attività vegetativa e le alghe sono stabili.
Sulla tipologia di piante scelte, sono consapevole che appartengano ad areali diversi. Inizialmente avevo pensato di realizzare un biotopo strettamente adatto ai ramirezi (rio Orinoco), anche documentandomi su come realizzarlo. Poi ho preferito comunque avviare la vasca con un numero "eccessivo" di piante, lasciando che fosse la natura a selezionare quelle che maggiormente si adattino alle condizioni che sono in grado di garantire, e spostando le altre in una vasca più piccola di supporto.
Avrei capito il tuo intervento se fossi arrivato qui, come spesso mi capita di leggere, descrivendo una vasca con 40 guppy, 8 scalari, 5 discus, 3 botia, 10 barbus, 4 cardinali (così fanno gruppo) e un paio di ciclidi africani.
Ho accuratamente scelto pesci compatibili tra loro, ho privilegiato il loro benessere sacrificando "voglia di sburonare" e di avere l'acquario variopinto, impostando un solo gruppo di caracidi ma che fosse di buon numero per renderli più sicuri, un bel gruppo di otocinclus, non considerandoli "pulitori", cosa ridicola, ma appunto pescetti piccoli e delicati che hanno bisogno di condizioni che un minimo si avvicinino a quelle in cui vivono in natura.
Talmente mi disinteresso del benessere, da usare la mia testa e un po' di elasticità, invece di regolette empiriche del tipo "tot cm di pesci per litro d'acqua" "prima di tot giorni non fare questo o fare quello". Sono tutte regole "medie". Significa che funzionano su una vasca ma non sulla stessa vasca rifatta in un'altra stanza, perché la natura è estremamente varia e con una valanga di gradi di libertà. I pesci vengono introdotti con un acclimatamento che dura GIORNI, spostando i valori dell'acqua di provenienza lentamente. Ho preso dei pesciolini sincerandomi dei valori dell'acqua in cui sono stati quarantenati, provando a creare nel mio acquario condizioni molto vicine. Solo progressivamente e MOLTO LENTAMENTE, sto spostando la chimica dell'acquario verso il biotopo amazzonico, con piccoli cambi d'acqua che abbassino Kh, Gh e Ph.
La regoletta "non mettere assolutamente gli otocinclus in vasca prima di 12 anni" è una di quelle mediamente valide, ma che dipende appunto da come la vasca venga gestita. Se l'acqua viene tenuta stabile e su valori simili a quella in cui i pesci hanno vissuto, lo stress, per quanto presente, è limitato. Prova ne è il fatto che ad oggi ho avuto ZERO decessi, ZERO malattie, eccettuato appunto l'esoftalmo che sto provando a gestire nel migliore dei modi. Non sto facendo nessun miracolo, e sono certo che col senno di poi avrei fatto varie cose diversamente, ma ciò che non tollero e l'accusa di strafottenza per il benessere del mio ecosistema.
Non mi sembra di avere una vasca sovrappopolata o male assortita. Ripeto, sulle piante ho preferito combinare areali diversi perché almeno inizialmente l'acqua non era stabile sui valori che spero di ottenere, e non sarebbe stato facile far crescere solo piante amazzoniche.
Se poi t'infastidisce il fatto che non abbia bisogno di chiedere "se in 100 litri dite di mettere 1g di KNO3, in 220 quanto devo metterne?", perché un po' di stechiometria la conosco e posso fare da me, mi dispiace, ma non hai diritto di sparare sentenze a quel modo, non avendo nemmeno una vaga idea della persona a cui ti rivolgi.
Come ho scritto, ho letto i consigli di tutti, e sto provando a mettere in pratica ciò che mi è possibile. Sostanzialmente mi è stato suggerito di:
1) Ridurre fotoperiodo: lo sto facendo gradualmente, come TUTTI suggeriscono per ridurre stress a piante e pesci
2) Cambiare neon: lo sto facendo, sabato dovrebbe arrivarmi una lampada da 4500k, la Juwel nature. La seconda non conviene cambiarla subito, come TUTTI suggeriscono per ridurre stress a piante e pesci. Lo farò a distanza di circa un mese
3) Utilizzare Seachem Excel: lo sto facendo. Domani dovrebbe arrivarmi il pacco. Ho soltanto scritto che non lo userò come antialghe, cosa che TUTTI suggeriscono e che è pratica ASSURDA in uso su parecchi forum. Lo userò, come prescritto dalla casa, per aiutare le piante nei processi di sintesi. Dato che non ho molti soldi da spendere, a dispetto di quanto scrivi (altrimenti avrei comprato a monte il bel protocollo saechem, invece di andare in farmacia a dosarmi sali vari)
4) Integrare nitrati: lo sto facendo. Ho dosato ieri il nitrato di potassio, dato che è evidente che una vasca senza nitrati e con fosfati sia sbilanciata. Anche questa cosa nota a TUTTI.
La terapia con acqua ossigenata, al di là dell'essere una cosa nota e non certo inventata da me, è necessaria per provare a contenere la crescita delle alghe, in attesa di "tempi migliori" (questo perché avrei fretta). Come ho scritto ieri, evito di usarla con pesci in prossimità, separandoli di volta in volta in una metà della vasca. Tengo le pompe spente per 1 ora almeno, così da intaccare la flora batterica meno che sia possibile. E' il prodotto in assoluto capace di lasciare residui nulli, perché di decompone spontaneamente e molto rapidamente, a differenza di Gluteraldeide e varie sostanze chimiche sul mercato. Ovvio, non si può usare a lungo termine, perché comunque le branchie non sono felici di essere attaccate, ma l'alternativa sarebbe stata lasciare soccombere la maggioranza delle piante, e secondo mio modesto parere, innescare un circolo vizioso sull'ecosistema, per cui anche i pesci ne avrebbero avuto danni.
Può darsi mi stia sbagliando, anche io mi pongo il dubbio e cerco di notare ogni minimo sintomo di malessere per eventualmente intervenire. 50 ml in 220 litri non mi sembra una dose da "dr killer", dato che in letteratura si arriva a suggerire dosi "fino a 0.4-0.5 ml/L), quindi all'incirca doppie rispetto ai miei dosaggi. Considerate poi che, ancora una volta, i dosaggi sono relativi. Un conto è mettere X ml di un prodotto in una vasca vuota con sola acqua. Altro quando hai tanto materiale organico presente. L'acqua ossigenata si decompone molto più rapidamente in questo secondo caso.

PUNTO.

Ultima modifica di shawnytwine; 23-10-2014 alle ore 08:52.
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