Direi che i vantaggi eventuali dati da una certa illuminazione devono essere bilanciati da CO2 e fertilizzazione bilanciata, sennò è come avere la Ferrari col serbatoio vuoto.
In ogni caso (al di là da considderazioni estetiche) l'accoppiata di una trifosforo commerciale a 4000K (la serie 840) e di una a 6500K (la serie 865), danno già un ottimo spettro.
Se vuoi strafare potresti riempire i "buchi" con una luce molto calda (la 3000K) e una un po' più fredda, entrambe da accendere e spegnere in maniera sfalzata, per mimare la variazione giornaliera di spettro (alba - mezzodì - tramonto), oppure potresti divertirti a provare una serie 940 o 965 pentafosforo con un indice di colore molto molto elevato (sebbene un po' meno efficienti), ma sono più che altro seghe mentali.
Non sarà uno spettro "un pelino più o meno completo" che ti darà piante in forma (o, al contrario, totalmente deperite), sarà un insieme molto più vasto di fattori (quindi sarà difficile osservare l'effetto di una sola lampada a 3000K su 4 con spettri diversi, perché "mascherato" da altre cose: temperatura, disponibilità di macro e microelementi, ecc.).
A maggior ragione reputo MOLTO difficile che le piante apprezzino una marca di neon invece di un'altra.
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
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