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Vecchio 26-09-2014, 18:10   #1
Ink
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ho un importante aggiornamento da fornirvi.

A seguito di un evento nella mia vasca, ho ripreso a indagare sui batteri eterotrofi e mi hanno fatto leggere questo articolo:

http://ag.arizona.edu/azaqua/ista/IS...%20Ebeling.pdf

In sostanza spiega la gestione dell'allevamento intensivo dei gamberi senza effettuare cambi d'acqua, grazie ai vari metodi di controllo dell'eccesso di azoto.
Analizza quindi i vari consumatori di azoto organico ed inorganico.
Risulta infatti che i batteri autotrofi nitrificatori sono, come da sempre sappiamo, responsabili della trasformazione dell'ammoniaca prima in nitrito, poi in nitrato. I denitrificatori anaerobi obbligati sono molto lenti e pertanto il loro ruolo nel ridurre i nitrati è marginale, cosa che da tempo sostengo.
Decisamente più rapidi nel consumare nitrato sono i batteri e organismi superiori fotoautotrofi, ovvero fitoplancton ed alghe varie.
I più rapidi nel consumare azoto sono però i batteri eterotrofi, quelli che stimoliamo con carbonio esogeno, somministrato da noi. Il fatto importante è che tali batteri non consumano nitrato, bensì azoto organico. Quindi consumano cibo organico e non vi abbasseranno mai i nitrati in vasca, se non evitando che se ne formino di ulteriori.
E' invece compito della luce fare abbassare i nitrati stimolando la crescita delle alghe.

Queste informazioni hanno molteplici risvolti di fondamentale importanza.
Cercherò di analizzarne almeno una buona parte.

Una vasca che ha nitrati zero senza che venga aggiunto carbonio, è una vasca probabilmente in carenza di nutrienti. Significa che la luce è tale da consumare tutto, a meno di essere molto bravi ad avere un perfetto equilibrio tra quanto viene dato e quanto viene consumato. Per chi non è così esperto, consiglio di alimentare al fine di trovare tracce di nitrato (senza che venga aggiunto quest'ultimo direttamente).
Le fonti di carbonio possono essere somministrate per alimentare in abbondanza evitando di fare incrementare i nitrati. Se pertanto il vostro regime alimentare fa aumentare i nitrati, in presenza di una buona salute degli animali, il carbonio è una possibile soluzione. A patto di dare dosi modiche, senza eccedere, poichè l'effetto di riduzione non è immediato, in quanto riducono la nitrificazione, perciò riducono la formazione di ammoniaca, nitrito e quindi nitrato, cosa che si vedrà nel lungo periodo.

A livello teorico, la luce deve pertanto essere sufficiente ad allevare i coralli (ne basta meno di quanto crediamo comunemente, si parla di 100 PAR minimo), poi i valori si possono controllare con il carbonio, se per il tot di cibo che diamo, i nitrati tendono a salire. E' comunque consigliabile arrivare a mantenere dei valori rilevabili di nitrati, per assicurarsi di non andare in carenza.

Infine, aggiungere nitrato, diventa perciò un'azione dal dubbio effetto, in quanto alimenta solamente le alghe, che è pur vero sono ospitate nei coralli e forniscono loro energia. Credo però sia più opportuno alimentare di più e consumare di più, puntando l'attenzione sulla buona qualità e stabilità dei parametri chimico-fisici dell'acqua.

Luca
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