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Vecchio 04-09-2014, 23:02   #84
GaetanoStanga
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Grazie a tutti per la vicinanza !
Io pero vorrei guarire i pesci che stanno per morire o che moriranno procedendo per esclusione delle malattie ed i sintomi ed ho trovato queste :

Quote:
Costiasi
E' causata dal protozoo Costia necatrix, che si rivela particolarmente nocivo per le
forme con le pinne a velo e gli avannotti. Si tratta di un flagellato molto piccolo
caratterizzato da due stadi di vita: uno libero, reniforme od ovale con due flagelli
disuguali, e uno fisso, privo di flagelli, piriforme. Questo si riproduce sulla pelle
dell'ospite provocando necrosi delle cellule dell'epidermide, irritazione e secrezione
mucosa.
Quando l'infestazione è forte, la pelle si ricopre di una sottile patina opaca. Le varietà
con la coda a velo mostrano infiammazione delle pinne. I pesci malati tendono a
muoversi dondolando e a sfregarsi agli oggetti solidi. Tra le terapie consigliate, oltre ad
un buon prodotto già pronto acquistato da un negoziante esperto, si possono citare
l'innalzamento della temperatura sino a 30 gradi centigradi e bagni protratti per
almeno una settimana con verde malachite. In un acquario senza pesci la malattia
scompare da sola, per interruzione del ciclo obbligato ospite-parassita, nel giro di 24 ore.
Quote:
Chilodonella

Sintomi: respirazione difficoltosa tanto che il pesce rimane in superficie a boccheggiare, movimenti letargici, sfregamento contro gli oggetti della vasca (rocce, legni&30;), pinne appiattite sul corpo, eccessiva secrezione di muco, il corpo appare opaco.
Quote:
Trichodina

Sintomi: i pesci si sfregano sugli oggetti e muovono le pinne a scatti. In caso di infestazione pesante, compaiono lesioni cutanee più o meno regolari, di colore chiaro e sparse un po' ovunque, ma in particolare sul dorso e in prossimità della testa.
Quote:
Trematodi monogenei

Si tratta di vermi piatti che si muovono sul substrato e si nutrono, una volta attaccati all'ospite, prelevando sangue e frammenti di pelle che staccano con movimenti di raschiatura, altrimenti di pezzi delle branchie. I trematodi monogenei possiedono degli uncini che servono al parassita per aderire all'ospite.
Sintomi: un'infezione lieve è ben tollerata dai pesci. Qualora i pesci fossero attaccati da Dactylogyrus o Gyrodactylus si osservano comportamenti anomali come sfregamenti e nuoto a scatti . I pesci pesantemente attaccati dai parassiti della pelle presentano delle aree della pelle opacizzate su cui si formano delle lesioni cutanee. L'infezione alle branchie invece comporta difficoltà respiratorie, spesso una delle due branchie rimane chiusa mentre l'altra è aperta e il pesce cerca di respirare, ma a fatica. Le stesse branchie possono apparire vistosamente gonfie e pallide. .
Prevenzione: la trasmissione di questi parassiti avviene per diretto contatto con i pesci colpiti. I vermi sono ermafroditi e quindi sono in grado di riprodursi da soli. Il sistema migliore per evitare infezioni è evitare di introdurre pesci già malati. Si può allestire una vasca di quarantena e trattare i pesci con medicinali a largo spettro
Trattamento: la cura può non risultare idonea se prima non si eliminano le cause della malattia: sovraffollamento, condizioni igieniche inadeguate, deterioramento della qualità dell'acqua.
Per il trattamento si usa formalina, effettuando dei bagni in un recipiente separato con 1-4 ml di formalina in 10 litri di acqua per 30 minuti.
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