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Vecchio 23-07-2014, 16:46   #6
autobeagle2001
Guppy
 
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Ringrazio entrambi per le risposte! Sono contento che ilVanni abbia detto che questo ragionamento vale almeno per le incandescenti, perchè altrimenti avevo proprio perso tempo per niente :D

Però adesso sorge un altro problema, che poi è quello che interessa effettivamente noi acquariofili: l'aspetto biologico, cioè che luce arriva effettivamente alle piante. Siccome giustamente mi avete detto che non si può arrivare con calcoli matematici (o per lo meno sarebbero molto complessi) a verificare le lunghezze d'onda emesse dalla lampada, fidiamoci di quanto dichiarato dalla askoll.
Secondo il grafico mostrato da Askoll le lunghezze d'onda a cui si ha la massima intensità di luce (ed è quindi la luce che penetra maggiormente nell'acqua giusto?) sono a
450 nm
circa 570 nm
e intorno ai 600 nm
e diciamo che fino a 650 nm l'intensità è alta
Giustamente ilVanni dici che gli spettri sono misurati in aria, come effettivamente è più logico che sia, ma allora siccome a noi interessa la lunghezza d'onda della luce che penetra in acqua e che arriva alle piante, bisogna calcolare l'effettiva lunghezza d'onda considerando le lunghezze d'onda scritte sopra, ma modificandole tenendo conto della rifrazione.
Siccome i conti per la lunghezza d'onda della luce in acqua, con il relativo indice di rifrazione dell'acqua li ho scritti nel primo post, qui sarò più sbrigativo.
A me vengono le seguenti lunghezze d'onda

1 consideriamo i 450 nm
450/1.334=337nm

2 consideriamo i 570 nm
570/1.334= 427 nm

3 consideriamo i 600 nm
600/1.334= 449.8 diciamo 450 nm

4 consideriamo i 650 nm
650/1.334= 487.25 nm diciamo 487 nm

Quindi le lunghezze d'onda della luce emessa dalla lampada alla massima intesità in acqua (e che è la luce efefttiva che arriva alle piante) dovrebbero essere 337 nm, 427 nm, 450 nm e 487 nm.

Con questi dati sono andato a vedere sul mio libro di fisiologia vegetale e sulle slide di fisiologia vegetale della mia prof di fisiologia vegetale lo spettro di assobimento in vivo dei pigmenti fotosintetici di una painta qualsiasi: sia gli spettri di assorbimento dei pigmenti fotosintetici presi singolarmente, quindi clorofilla a, clorifilla b e carotenoidi (specie il beta carotene) sia lo spettro di assorbimeno totale di tutti questi pigmenti messi insieme (cioè lo spettro di assorbimento effettivo di una pianta) confrontato con lo spettro d'azione della fosointesi che rappresenta quanto "funziona bene" la fotosintesi in una pianta sottoposta a diverse lunghezze d'onda. In particolare la misura di "quanto funziona bene" la fotosintesi è stata fatta misurando la quantità di ossigeno prootta dalla pianta (visto che l'ossigeno è uno dei prodotti della fotosintesi).
Di seguito vi metto i grafici di cui vi ho parlato


Grafici di una lezione del corso di Fisiologia Vegetale della Prof.ssa Maria Ida De Michelis

Di questi grafici guardate solo il secondo e il terzo che mostrano rispettivamente lo spetttro di assorbimento della clorofilla a e della clorifilla b (il secondo grafico) e lo spettro di assorbimento del beta carotene (terzo grafico)

Il primo grafico ignoratelo che è fatto meglio nell'immagine seguente

immagine dal libro "fisiologia vegetale" di Taiz e Zeiger

In questo grafico è mostrato lo spettro di assorbimento totale di tutti i pigmenti messi assieme confrontato con lo spettro di azione della fotosintesi. La discrepanza maggiore tra lo spettro di assorbimento e quello d'azione si nota tra i 450 e i 550 nm che corrisponde più o meno allo spettro di assorbiento dei carotenoidi (vedi terzo grafico prima immagine) segno che il trasferimento di energia all'interno dei complessi antenna dei fotosistemi dai carotenoidi alle clorofille non è efficiente come il trasferimento di energia tra due clorifille e quindi lo spettro d'azione ne risente.

Se ora guardiamo i valori ottenuti prima e li mettiamo all'interno del grafico della seconda immagine (quello con spettro di assorbimento e spettro d'0azione a confronto) saltano fuori queste osservazioni:

1 la lunghezza d'onda seconda per intensità, cioè quella a 450 nm, siccome abbiamo detto che in acqua diventa con una lunghezza d'onda di 337 nm, è inutilizzabile dalle piante, perchè nessun pigmento la assorbe.

2 la lunghezza d'onda terza per intensità, cioè quella 570 nm, siccome in acqua diventa di 427, anche lei è inutilizzabile dalle piante, perchè viene assorbita, ma a 427 nm sembra che lo spettro d'azione sia ancora nullo

3 invece la lunghezza d'onda che ha la massima intensità, cioè quella a 600 nm, siccome in acqua assume una lunghezza d'onda di 450 nm, è utilissim agli effetti della fotosintesi perchè è in corrispondenza del picco massimo sia per lo spettro di assorbimento che per quello dello spettro d'azione

4 la lunghezzad'onda dai 600 ai 650 nm che ha comunque un'ottima intensità, siccome in acqua 650 nm diventano 487 nm, viene assorbita in modo ottimale, però cadendo nello spettro di assorbimento dei carotenoidi, la sua utilità agli effetti della fotsintesi (cioè lo spettro d'azione) è più bassa come si vede dal grafico.

Quindi delle lunghezze d'onda ad alta intensità emesse da questa lampada, l'unica che davvero risulta ottimale per la fotosintesi delle piante è quella a 600 nm perchè in acqua è di 450 nm

Questa è la mia riflessione, aspetto vostri commenti e pareri e ovviamente correzioni a riguardo :)
__________________
TOBY
FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI, MA PER SEGUIR VIRTUTE E CANOSCENZA"Inferno, XXVI

Ultima modifica di autobeagle2001; 23-07-2014 alle ore 17:29.
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