|
Originariamente inviata da grigo
|
Ho motivo di pensare che variazioni di PH e valori verso l'alcalino portino a una variazione della pigmentazione
|
Questo motivo, di grazia, ce lo dici pure a noi oppure, sdegnosamente, fai il non-scienziato incompreso da un mondo così mediocre? Per ora le "fonti" riportate (da te, non da altri) sostengono tutt'altre cose.
Lo chiedo non per polemica, ma perché, nel caso, qualunque minchiata (non mi riferisco necessariamente a quanto letto finora) diventa argomento degno di interesse scentifico, chessò, affermazioni come: magari il colore dei gamberi è sensibile alle puntate di Beautiful viste in TV, oppure alla presenza di belle donne in casa, oppure agli uomini coi baffi...
Inoltre: di che VARIAZIONE di PH parliamo? Da PH 7 a PH 9? PH 10? Se li metti in soda caustica potrebbero, in effetti, cambiare colore (anche un uomo a certi PH cambia colore, talvolta si scioglie pure...).
PS: Aristotele (anche se è un sito di acquariofilia ricordarlo non fa mai male) è famoso per essere (suo malgrado) il filosofo dell'"Ipse dixit" (ossia: "lo ha detto Lui", quindi le cose stanno così). E' praticamente
all'opposto esatto del metodo scientifico moderno. Per intendersi, se i biologi fossero "aristotelici" ancora sosterrebbero che i vermi e i topi nascono spontaneamente dalla putrefazione e dalle carcasse, perché così si è creduto per secoli.