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Vecchio 18-06-2014, 13:21   #34
cardisomacarnifex
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Preferirei mettere in chiaro alcune cose, prima di abbandonare questa discussione che, a quanto leggo, ormai non sta portando da nessuna parte. Lo farò rispondendo punto per punto ad alcune precisazioni sollevate.

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I: a un cambio di alimentazione cambiano colore
Questa è un po' la scoperta dell'acqua calda, che l'alimentazione influenzi la pigmentazione è risaputo da molto tempo. Un conto però sono le piccole variazioni di pigmento dovute a diete differenti, un conto è la carenza di molecole che normalmente troverebbero ovunque (carotenoidi) e che, riferendomi ai crostacei in generale, potrebbero essere importanti per qualche via metabolica ancora non conosciuta o poco studiata.

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II: può incidere anche il Ph se seguissi tutto quello che scrivono sul web non saprei ciò che so adesso. Per averne certezza voglio verificare.
Questo fattore di influenza francamente non mi risultava, mi piacerebbe che quando si sostiene una tesi la si corrobori con elementi concreti (es. l'articolo scientifico postato poco tempo fa qui). In generale i crostacei, compreso il gambero della Lousiana, sono abbastanza sensibili alle variazioni rapide del pH (leggete bene: non ad un pH di 6 o di 8, ma al cambiamento rapido da 6 a 8) per via della loro fisiologia. Siccome il pH si misura in scala logaritmica di base 10, anche variazioni di 0.5 punti comportano cambiamenti degli idrogenioni presenti di notevole entità, quindi andateci piano coi cambi di pH che non siano graduali.

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III: poche smancerie, stiamo parlando di gamberi killer, quando piove cazzeggiano sul terreno per km e si sbattono dentro la prima pozzanghera, laghetto, fossato, fiume o lago che trovano, quindi che cosa vuoi che gliene freghi di una variazione del genere del Ph? Sono mica crystal red !!! (spero abbiate capito)
Fermo restando che stavo facendo un discorso molto più generale sui crostacei, non è che i gamberi della Lousiana siano immortali. Non so quanto tu giri per i biotopi naturali italiani infestati (io abbastanza), e ti potrei documentare decine di morie improvvise (con un puzzo di gambero morto da non respirare ) dovute a innalzamento di temperatura, carenza di ossigeno, scarichi... Che siano adattabili, nessuno può negarlo, ma come tutti i crostacei hanno anche le loro debolezze. Ti possono vivere benissimo in acque piene di sostanza organica, ma gli sbalzi li danneggiano come qualunque altro crostaceo.

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IV: non voglio un gambero blu e nemmeno mi piacciono, voglio capire perchè diventano blu.
Senza voler mettere in dubbio la tua preparazione e la tua competenza, mi permetto di sollevare il dubbio che forse per capire nel dettaglio il funzionamento del cambiamento di colore siano necessari studi un attimino più strutturati, con un protocollo scientifico ripetibile, e condotti su decine di gamberi per avere una inferenza statistica ottimale. Se mi dici "mi va di provare", d'accordissimo e fai pure, ma ora innalzare a studio scientifico un piccolo esperimento casalingo su un gambero (rispettiamo il lavoro degli scienziati veri!) mi pare un po' troppo .

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VI: che poi abbiano delle carenze che non gli permettono di avere protezione dai raggi solari poco importa dato che sono mezzi fotofobi e prevalentemente notturni. Poi nelle mie vasche il sole non ci arriva.
Hai in parte travisato il mio discorso che era un semplice esempio su un mammifero che tutti noi dovremmo conoscere molto bene: l'uomo . I carotenoidi nell'uomo hanno una funzione, nei gamberi probabilmente ne hanno un'altra, era solo per rimarcare il fatto che anche quello che apparentemente non sembra utile (i carotenoidi nell'uomo) può avere in certi casi molta utilità, da qui il consiglio di andarci piano col mandare in carenza un animale.
Tra l'altro che siano fotofobi è tutto da dimostrare, se vai in un canale a caso li trovi attivi anche in pieno giorno . Ma è un altro discorso...

Detto questo, prima di salutarvi, Spiego sinteticamente il perché del mio scetticismo relativo a questo mandare in carenza, che si tratti di un gamberazzo della Lousiana o di una caridina; non mi convince per nulla questo tipo di allevamento, la ricerca del colore, il "giocare" coi pigmenti... Preferisco un allevamentodi tipo naturale, la natura ci ha già donato colorazioni meravigliose frutto di milioni di anni di adattamento a certi habitat, mi pare uno spreco alterarle.
Buon proseguimento e buon allevamento!
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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
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