Non credo che le piante siano vettore di qualche microbo in particolare. Come forse ti ha spiegato il veterinario infatti, le infezioni alle zampe, alle dita, alla pelle, nel 90% dei casi (escludendo la chitridiomicosi) sono provocate da batteri patogeni opportunisti; vale a dire microbi che vivono in tutti gli acquari e in tutti i corpi idrici d'acqua dolce del mondo, e che normalmente degradano la sostanza organica morta oppure vivono come commensali sulla pelle degli Anfibi. Quando le condizioni ambientali sono scadenti, il sistema immunitario dell'animale si debilita; questo consente ai batteri, normalmente tenuti sotto controllo, di proliferare più del normale, rendendoli capaci di infettare microlesioni della pelle e causando un danno.
Più che delle piante quindi mi preoccuperei proprio di gestire meglio l'acquario. Quindi: regolari cambi parziali del 15 - 20% ogni 15 giorni, con acqua decantata o biocondizionata;
dieta varia, sostanziosa e bilanciata;
qualità dell'acqua impeccabile: nitriti assenti, nitrati sotto i 10 mg/L, pH 7 - 7.5;
folta vegetazione in crescita per la fitodepurazione;
piccolo filtro interno biologico-meccanico, o esterno di portata oraria ridotta, per aiutare le piante.
In questo modo davvero difficilmente avrai problemi sanitari.
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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
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