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Originariamente inviata da T_M
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"laguna de los patos north"
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mi sono sforzato di non intervenire sull'argomento citando l'endler ma da appassionato di poecilidi selvatici mi prudeva troppo il dito, perchè troppe persone si sono riempite la bocca con tanti bei paroli predicando bene e razzolando molto male.
è veramente imbarazzante aver visto negli ultimi anni affibbiare in ITALIA al medesimo ceppo 3 differenti diciture. Oltretutto location errate od imprecise per il solo gusto di mettere tante belle parole dietro il nome della specie.
e più è lungo più uno è bravo....ma questo non basta!
In questi termini il lavoro divulgativo porterà pochi risultati. O meglio, se si lavora male occorrerà uno sforzo immane per ottenere il medesimo risultato.
Da apprezzare comunque gli sforzi di chi lavora con coscienza.
Fortunatamente in moltissimi hanno espresso che la cosa principale è aver cura dell'animale in se, sia esso una specie a rischio di estinzione sia un normalissimo commerciale, e come non essere d'accordo?! Questo è essere acquariofili.
Poi c'è la salvaguardia della Natura e la (corretta) divulgazione, senza dubbio importante, ma che a qualcuno potrebbe interessare poco. Va accettato anche questo punto di vista. per qualcuno l'acquario non necessariamente si collega ad un forum o ad una fiera, questo non significa che non tratta i propri animali con rispetto. prendiamo atto che anche queste situazioni esistono e sono la stragrande maggioranza.
Sono contento di aver letto degli input differenti che sposo appieno.
progetti di mantenimento di specie più o meno a rischio oltre che "semplicemente" (passatemi il termine) selvatiche ce ne sono, ci sono gruppi di appassionati di anabantoidei, killifish e poecilidi, si tratta solo di utilizzare
con trasparenza ogni possibile mezzo divulgativo