Discussione: Borellii in affido...
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Vecchio 10-03-2014, 01:24   #9
T_M
Guppy
 
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Originariamente inviata da malù Visualizza il messaggio
Questa non la digerisco molto (IMHO):
Il trio di apistogramma è figlio di coppia wild pescata nel 2012
Non per i piccoli che hai accolto tu, ma per chi li va a prelevare direttamente dal sito
Luca, capisco cosa intendi ed in linea di massima il tuo principio lo faccio mio.

Ma trovo giusto e necessario fare piccole distinzione, limitando le parole per non cadere il OT.
Anche se questi discorsi non fa mai male farli..
Il prelievo commerciale, che tra l'altro nemmeno favorisce le popolazioni povere locali, ma ingrassa solo importatori ed allevatori avidi, è sempre da criticare.
Così come sarebbe da criticare la metodologia di spedizione che porta a percentuale di decessi elevati, fino all'odiato "transhipping".
Non riesco a criticare, ma trovo invece una risorsa, il prelievo mirato e consapevole.
Certo, il termine "risorsa" può essere fuorviante e mal calibrato, visto che si tratta pur sempre di togliere dal proprio elemento dei pesci autoctoni.
Ma lo stesso termine torna ad avere il suo peso se si prova a ragionare col senno di poi...
Ovvero:
I miei sono F1, ovvero per i poco pratici, figli della coppia arrivata al mio contatto tedesco a seguito del prelievo fatto in natura.
Quel prelievo, prendendo per buono quanto mi è stato detto e che mi sento di difendere conoscendo chi lo ha detto, ha visto estrarre circa 20 esemplari in 3 punti differenti, per evitare di avere consanguigni.
Tutti gli esemplari sono arrivati salvi in Europa, hanno trovato vasche ad hoc dove essere allevati, ed essere poi riprodotti cercando di tutelare l'impronta naturale.
Risultato:
ad oggi oltre i 20 riproduttori iniziali, abbiamo popolazioni f1 ed f2 di un ceppo locato con 3 linee di sangue differenti, idonee a portare avanti per lungo tempo la sopravvivenza di tale ceppo.
Nel mio immaginario ideale, tra qualche anno, paradossalmente potremmo avere degli esemplari in mano a chi mantiene e di prende la briga di portare avanti questo breed, e magari commercialmente degli esemplari locati in qualche negozio di fiducia.
Imho questo potrebbe essere l'unico modo per effettuare acquariofilia consapevole alzando via via l'asticella a gradini più elevati, provando a dare una reale alternativa da una parte alla distribuzione commerciale di squallide selezioni colorate, dall'altra parte nel combattere la diffusione di importazione di specie "wild", riuscendo a far avere con canali pseudo commerciali pesci con caratteristiche "non selezionate" frutto di allevamento "non selezionato" con modalità
"naturali".
In riferimento a quest'ultime, ho avuto e maturato diversi esempi che mi portano a credere che un allevamento forzato e spinto (vedi alimentazione spinta con naupli ecc..) che aiutano ad avere una percentuale di avannotti portati a età matura del 70 80 % , non sempre rappresenta il bene del ceppo iniziale stesso, bensi portano un indebolimento dello stesso, rendendolo nel medio periodo più fragile.
Viceversa una politica incentrata sulla selezione naturale degli esemplari più sani e veloci, porta a mantenere se non inalterati quantomeno simili le caratteristiche etimologiche del ceppo originario.
Ricordo ad esempio in fiumi e torrenti di fondovalle, quando si curavano le immissioni di temoli pinna blu o marmorate, i tratti con immissione di avannotti cresciuti in natura o con metodi naturali erano sempre maggiormente popolati rispetto a quelli nei quali venivano immessi esemplari di provenienza dagli incubatoi.

mi fermo... al solito troppo prolisso...

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