Chi sia l'autore di un esperimento non cambia rispetto ai suoi esiti, quindi la voglia di chi lo fa è un intimo estraneo alla considerazione scientifica, che non ha niente a che fare con il merito della questione.
Io non "devo" fare l'esperimento, ed ho il diritto di fare l'ipotesi, di cui mi si può contestare la fondatezza in modo assoluto se non c'è nessun elemento, in modo relativo se la sua distinzione é rilevante e chiara, perché è della metodologia.
Se l'emotività delle persone ha dei sobbalzi se non ha delle risposte, il problema è un altro.
Al cuore non si comanda, ma non è per San Valentino che si trattano questi argomenti.
Porto l'esempio della temperatura dell'acquario, piuttosto che del ph, per far comprendere che i valori utili alla vita biologica non hanno niente a che fare con la scala di misurazione con cui si misurano. Se triplico la temperatura portandola a 75° per esempio, non ho fatto niente alla biologia della vasca? Quindi non ha nessuna fondatezza stabilire relazioni tra valori di misura a prescindere dai valori utili all'organismo oggetto di osservazione.
Scandaloso e nient'altro, quindi, pensare, nell'ignoranza, di poter sostenere convinzioni scientifiche, rispetto ad un valore certamente incidente, fino a che non si è fatta una attenta osservazione sui suoi effetti, conoscibili al pari di temperatura, durezza, acidità, accettate dagli organismi che ci vivono.
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