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Vecchio 27-02-2014, 20:58   #13
CONTERALLY
Guppy
 
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Originariamente inviata da ilVanni Visualizza il messaggio
Originariamente inviata da CONTERALLY Visualizza il messaggio
Precisando che l'atmosfera in quanto unità di misura non ha da ottenere una relazione percentuale assoluta, ma relativa alla 0 relativo della superficie dell'acqua ed al 100 della profondità massima, in cui un organismo termina le sue facoltà
Ehhhh?
E che è sta roba da 0 a 100?
1 atmosfera (unità di misura MOLTO ben definita e per nulla relativa) equivalente a:
- 760 mm di mercurio
- 101325 Pascal
- 1013,25 mbar

Nel mio esempio ho già considerato la pressione dell'aria oltre a quella data dalla profondità:
sul pelo dell'acqua: 1 atm,
a 30 cm di profondità: 1.03 atm,
a 1 m di profondità: 1.1 atm.

Continuo a pensare che la variazione di pressione tra 30 cm e 1 m sia ininfluente in vasche normali (con profondità minore di una decina di metri, diciamo), e che eventuali effetti della pressione passino SEMPRE in secondo piano rispetto a considerazioni sul litraggio, sullo spazio a disposizione dei pesci, sulla luce che arriva sul fondo, sugli scambi gassosi tra acqua e aria, ecc.

Originariamente inviata da CONTERALLY Visualizza il messaggio
passo l'esempio più semplice e macroscopico, nella considerazione che, i meccanismi di adattamento di cui un biotopo si attrezza, sono poi i più disparati.
La vescica natatoria.
Qui, di nuovo, non capisco. Gli esempi non si "passano" e il biotopo non si "attrezza".
O scriviamo in Italiano, o evitiamo.
Non è proprio chiaro cosa vuoi dire (o chiedere): come dovrebbero essere, secondo te, le vasche?
Che c'entra la vescica natatoria?
Essendo l'osservazione, rivolta all'incidenza della profondità dell'acqua, rispetto ad un organismo vivente, bisogna considerare in che intervallo questo si muove.
Sarebbe come osservare l'intervallo altimetrico in cui vegeta una pianta in natura.
L'unità di misura che adotto per conoscere l'intervallo non ha in se stessa, significati utili rispetto al soggetto osservato, nel caso esemplificativo una pianta, che supponiamo viva fino a 500 metri. Debbo fermare la mia considerazione a questa quota, e non a 8000 metri pur se raggiungibili, dall'uomo.
La statistica, usata con le percentuali, è un indice che mi può aiutare a sapere da quanto sto da dei limiti quale che sia la loro natura. Se raddoppio una quota altimetrica ad un organismo così sensibile devo usare un indicatore che me lo possa rappresentare, in modo da avere un'idea delle variazioni che si possono determinare nel suo sviluppo.

Per il resto quando proporranno dei romanzi su misura del proprio lessico, capirò come si fa a chiedere ad un altra persona, più dell'intelligibilità di quello promosso. Capisco che le reminiscenze del feudo scolastico in cui si é giaciuto, possano riemergere in modo incontrollabile, ma gli scopi principali e sovrastanti della propria formazione, non dovrebbero essere ignorati.

Mi hai chiesto un link pertinente l'influenza sugli organismi acquatici, della pressione idrostatica, ed io l'ho circostanziatamente proposto. Il resto è una formalità, libera da vincoli contestabili da chi rispetta la lingua italiana, più della propria.
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W.ITA.LDOFNC64M05B157O.3388190040



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