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Vecchio 23-02-2014, 18:41   #114
mario86
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parto volutamente provocatoriamente, senza ovviamente voler offendere nessuno, ma solo per esprimere il mio pensiero, limitatamente alle esperienze che ho fatto, e voglio riprendere proprio il messaggio iniziale

Originariamente inviata da bowser Visualizza il messaggio
ma che palle che devono venire a vedere un acquario tipo quelli di Amano per più di un paio di mesetti!
invece, non è forse vero che non tutti hanno le capacità per curare e mantenere un "acquario stile Amano" per "più di un paio di mesetti"?

Ammetto la banalità insita nella mia risposta ma mi auguro se ne capisca il senso.

Sono stato abbastanza assente negli ultimi 2 anni, i più vecchi conoscono però quello che è stato il modo di pormi nei confronti dell'acquariofilia e della divulgazione, soprattutto perchè mi è sempre piaciuto condividere la tipologia di acquari e vasche che ho mantenuto.

Posso dire di aver rivolto la maggior parte delle miei attenzioni al pesce più che alla vasca, avendo come scopo quello di riprodurre l'animale, il mio interesse è sempre stato rivolto indistintamente a pesci di selezione e rarità genetiche (guppy show, Betta splendens, Orifiamma, carpe koi, caridine e, per breve tempo, anche Discus) così come a pesci selvatici e a rischio di estinzione, per la maggior parte riprodotti con successo (tantissime specie di poecilidi, killifish etc).

Il mio impegno divulgativo in questo senso si è esteso anche al di fuori della mia fishroom, sono giudice internazionale di guppy show, attivo membro di associazioni tematiche, collaboro nella realizzazione di fiere ed eventi, collaboro da anni con un liceo di Brescia in un progetto di studio di genetica e ho collaborato inoltre con un'associazione locale ed un istituto scolastico al fine di sensibilizzare i bambini alla salvaguardia di alcuni precari ambienti acquatici della bassa bergamasca (i fontanili).
Nel 2008 ho iniziato ad interessarmi al modo dell’aquascaping, grazie ai validi consigli di un amico aquascaper, per realizzare un acquario di piante a basso costo e senza pretese da mettere in salotto.
Ho imparato moltissimo, tant’è che l’acquario, seppur modificato col tempo perché la cura da parte mia è venuta meno, è tutt’ora avviato, con dei Pangio che mantengo ormai da 7/8 anni e degli endler.
Negli ultimi 6 mesi ho dovuto studiare qualche cosa del marino, necessitavo di costruire un ambiente di acqua salata per degli Aphanius selvatici provenienti dall’Iran, tra l’altro proprio oggi ho ottenuto il primo avanotto. Seppure i miei studi avessero come unico scopo pratico quello di costruire un ambiente d’acqua salata stabile mi sembra di aver capito che scegliere come posizionare rocce vive e coralli sia la base e il fondamento di un acquario marino, i salati sapranno essere più esaustivi di me in tal senso ma non penso di scrivere una castroneria se affermo che l’acquariofilo marino, nella maggior parte dei casi, fa una scelta ponderata di strutture di rocce e posizionamenti di coralli, non è nient’altro che un aquascaper quindi.
Biotopo, poi questo termine, pensiamo davvero di poter parlare di biotopo o di ambiente naturale in vasche che mediamente raggiungono difficilmente i 100 litri netti? Che poi anche se fossero di 1000 litri sarebbero ben lontane dall’ambiente naturale. Il cui il concetto di selezione naturale viene completamente a mancare?
Le vasche che “noi” chiamiamo naturali sono in realtà vasche in cui si riesce con più facilità a parlare di riproduzione intensiva (dei pesci). La parola chiave in questi casi è riproduzione, la vasca è lo strumento per la riproduzione.
Niente di male, l’ho fatto per anni e continuerò a faro pure io.

Non vorrei sbagliarmi ma molto spesso in troppi atteggiamenti mi sembra di leggere la favola della volpe e l’uva, siccome per me quel traguardo è irraggiungibile allora lo denigro. Non sarà certamente così per tutti, ma di casi del genere nel corso della mia carriera acquariofila ne ho visti. Guru che sono passati all’acqua fredda solo perché le mogli gli hanno rotto le scatole per la bolletta dell’enel… per poi arrivare come Messia sui forum pronunciando che la verità acquariofila stava nel mantenimento delle specie a rischio di estinzione nel nord America.
Sono sincero, con quello che mi costa di accessoristica rifare il mio 90 litri da salotto per farci uno stupendo (da standard) giardino acquatico mi faccio un’altra struttura da 10 vasche per le riproduzioni, mi costa meno.
Sarei un acquariofilo migliore se torno a riprodurre le micropoecilia o se mi dedico alla coltivazione della Rotala?
Per molti la risposta è scontata, banale ed ovvia, una ragione d’essere, di vita e di etica.
Oggi per me, dopo 7 anni di acquaportal, non è nemmeno più importante dare un risposta a questa domanda, o controbattere ad effimere campagne estremistico-acquariofile (e di battaglie ne ho fatte anche io, ve lo posso assicurare).
Ho più piacere a portare avanti il mio hobby con serenità, a vedere in ogni occasione in cui mi trovo con amici acquariofili l’occasione per scambiare pareri, ma soprattutto studiare con mentalità più aperta tutto quello che ancora non conosco dell’acquariofilia senza l’arroganza di ritenere che le scelte che ho fatto io fino ad oggi siano migliori delle scelte degli altri.

In ogni caso sì, penso che l'acquariofilia sia molto più dei 5 vetri in casa, siano esperienze che si fanno anche ad di fuori

vasche all'aperto per caridine, 2007


approccio all'acquario di piante


X.helleri guenteri


Pingu - Guppy Show


Svago dopo il giudizio al guppy show 2012



relax pre lezione didattica con i bambini 2011



Shusui 2013



da Hustinx in Belgio 2012



Belgio Italia Inghilterra Polonia 2013



Tutto pronto per il concorso 2013



Lezione di genetica al Calini di Brescia 2013
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