Riguardo quanto dice tommaso, voglio dire due cose:
1-effettivamente sembra proprio si dica, quasi, "solo questa è la via"
2-il pesce, è vero, non ha il senso della cattività, fin quando gli viene assicurato un ambiente adeguato.
ma a me questo atteggiamento, pare solo un "buttarsi avanti per non cadere indietro" o "fasciarsi la testa per non cadere".
Dicendo così, si arriva a un solo concetto, espresso nel punto 1 che riprende quanto scritto da tommaso: solo se fedele alla natura va bene.
E a me sta bene. Non voglio far discussione su questo.
però allora anche un biotopo con foglie marcescenti rientra nella categoria aquascape, perchè non penso che se lo si mette in salotto si voglia farlo putrido e da distogliervi lo sguardo. Perchè esteticamente parlando ciò che piace a me non deve piacere a un altro, quindi anche quello è aquascape. E' una corrente dell'acquariofilia che definirei "realismo"...
Se poi mi si viene a dire "ma non la tengo in salotto/casa quindi può far schifo quanto voglio me le godo solo io in una stanza dedicata alle vasche, l'importante è che stiano bene i pesci" dico questo: lo accetto, ma allora, sinceramente, tanto valeva lasciare in natura quei poveri pesci.
L'acquario nasce dal senso egoistico ed estetico di appagare il proprio ego, di appagare la propria voglia di natura.
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