Anche se sembrano goffi e acquatici, gli Xenopi hanno buone capacità di dispersione a terra, soprattutto durante e dopo le piogge. Saltano, e si possono anche arrampicare. L'unico modo per evitare probabili, per non dire sicure, fughe di esemplari è fare un recinto in materiale non scalabile (meglio della rete fine una vera e propria parete in legno trattato o cemento o plastica) interrata per almeno 30 cm (andiamo sul sicuro!) e con il bordo superiore rientrante verso l'interno per almeno 5 cm, in modo che anche saltando in alto non riescano a scavalcarlo. Il tutto deve essere alto, da terra, almeno 50 cm, meglio qualcosa in più.
A questo punto metti una foto generale dell'impianto, giusto per avere la conferma che è a prova di fuga. Altrimenti, visto che il clima del Lazio, e della zona di Roma in particolare, è mite e particolarmente favorevole alla specie, c'è davvero il rischio che esemplari scappino e vadano a colonizzare zone umide naturali, causando danni di vario tipo alla fauna spontanea: predazione diretta, trasmissione di malattie agli Anfibi autoctoni, ecc. Non è tanto per fare i moralismi o i saputelli che altri utenti e moderatori ti hanno rimproverato, quanto per farti capire, e far capire a tutti i lettori, che simili azioni sono davvero sciagurate perché per un capriccio si mettono a repentaglio ambienti naturali già pesantemente minacciati (le zone umide) e gli animali/piante che ci vivono.
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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
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