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Vecchio 04-12-2013, 01:34   #1
T_M
Guppy
 
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Originariamente inviata da cardisomacarnifex Visualizza il messaggio
Scusate l'errore regionale, avevo letto male. Il fatto è che, per esperienza personale, è diseducativo mostrare insieme pesci e Anfibi. Perché in natura, da noi, questi animali non si incontrano mai: soltanto i Rospi comuni e le Rane verdi depongono anche in siti frequentati da pesci, mentre la restante popolazione Anfibia depone con successo quasi esclusivamente in corpi idrici minori privi di pesci. Mi è capitato di osservare larve di Tritone crestato italiano in compresenza di giovani di Carassio comune, ma si trattava di davvero poche larve e soprattutto in zone del laghetto stracolme di vegetazione che le proteggeva. Il massimo di densità larvale si osserva comunque sempre in stagni senza pesci.
Se te fai vedere alla gente comune Anfibi e pesci insieme, puoi spiegarglielo a voce che non devono vivere insieme, ma spesso per imitazione associano "stagno=pesci" e quindi ce li vanno a buttare dentro. Con ovvie, disastrose conseguenze per gli Anfibi. Senza contare che i pesci possono essere portatori sani di parassiti o microbi patogeni per gli Anfibi (questo è un altro motivo per cui gli Anfibi tranne eccezioni evitano gli stagni con pesci).
O optate per un acquaterrario refrigerato in inverno per soli Anfibi, arricchito di piante, gasteropodi, crostacei e insetti compatibili, ecc., oppure per un normale acquario con pesci autoctoni (vade retro gambusia ) per mostrare come dovrebbe essere uno stagno sano.
Concordo assolutamente.
Palese che ambiente tipo per un tritone siano piccoli stagni\pozze con assenza totale di pesci che ne possano predare le larve e dai quali subiscano agenti patogeni.
Detto questo quando mi è capitato di realizzare vasche paludari rappresentanti la popolazione di un tratto lacustre specifico o di piccoli stagni comunicanti, dove realmente vi era convivenza tra tritoni e pesci autoctoni ed alloctoni, questo veniva fatto con l'unico scopo di far conoscere in modo semplice ed "emerso" quali fossero i rappresentanti dell'ambientazione di riferimento.
Quindi non si parlava di ambientazione tipica di un unica specie ma di rappresentare ciò che era nella realtà.
Infatti in realtà mi è capitato molto spesso di constatare la presenza di Vulgaris o Carnifex in natura in compresenza con pesci.
Questo sia in piccoli stagni, in sistemi di cave collegate, in fontanili, in morte del Ticino ecc.
La compresenza era con le più disparate speci, addirittura con black bass, in ambientazione tipo canneti, vegetazione emersa, eutrofizzazione.
Per quanto riguarda le gambusie pienamente d'accordo nel definirle pesci alloctoni, ma qui il discorso diventa particolarmente ampio, ci rientra in pieno anche il buon carassio comune che nelle ns acque ha ben poco di comune.
Per tornare al discorso iniziale, anche qui totalmente d'accordo.
Anche se la scelta iniziale è sempre quella di: rappresentare un "biotopo ideale" o rappresentare la popolazione reale?
Oggi come oggi di acque o specchi d'acqua con sole specie autoctone in Italia... e vedo davvero pochi.
Anche il buon Sesia, una volta pieno di temoli pinna blu, marmorate, vaironi e lasche, oggi vede sguazzare trote iridee immesse per fini sportivi.
ps.
Cmq gradevole aver spunti per un valido approfondimento. Spero di non aver fatto divagare troppo.
T_M non è in linea   Rispondi quotando
 
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