Discussione: "Wild" e location
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Vecchio 03-12-2013, 10:49   #2
Marco Vaccari
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Originariamente inviata da Ale87tv Visualizza il messaggio
sarebbe molto molto opportuna... purtroppo quasi sempre i grossisti non riportano la location...

per questo meglio evitare di acquistare i pesci prelevati in natura e rivolgersi sui pesci riprodotti dagli appassionati
…quoto Ale87Tv, Luca e tutti voi…..

…la cosa più importante è, prima di tutto: INFORMARSI (come scrive Luca) … occorre fare un upgrade, che non è per niente semplice, perchè questo deve partire prima dalla testa delle persone…
Bisogna passare dal discorso "vasca=oggetto di decoro" al discorso "vasca come contenitore/habitat"…
E poi bisogna leggere, e appassionarsi… per quanto riguarda il discorso "wild" bisogna dire che c'è una grandissima confusione:

1) non si sa se i pesci siano veramente "Wild" anche perchè, come scrive Jessica, molti scrivono "wild" (in modo disonesto) perchè, o non conoscono per niente il pesce che vendono, iscrivono "Wild" perché sanno che possono chiedere più soldi, anche se il pesce è riprodotto in una farm

2) non si sa se i pesci siano di riproduzione di "farm" perchè, molto spesso, nelle fishlist delle varie farm, specie nel Sud-Est asiatico (ma anche in Occidente) si tende sempre ad avere una mega-lista di specie dove, molto spesso, non tutte le specie sono effettivamente disponibili.. e se un grande cliente fa una grande richiesta di una specie che non è disponibile, può capitare che si ricorra all'import, o alla pesca in natura.. esempio: un negozio o un importatore europeo richiede dei Betta non selezionati ad una farm in Tailandia, loro non li hanno attualmente in disponibilità e che si fa?.. si chiama il tipo che te li va a pescare…

3) Come si scriveva in un precedente topic bisogna anche considerare la "pressione di pesca" ovvero come scrive Il Quarto, la pesca dei cardinali è diventata insostenibile per il numero di esemplari catturati (anche se in natura sono abbondanti) .. esistono specie abbondantissime in natura che vengono prelevate in un numero sostenibile di esemplari, oppure esistono specie che, pur essendo prelevate in pochi esemplari, possono davvero mettere in crisi la sopravvivenza della specie, perchè rara o endangered


Bisogna poi considerare anche che la maggior parte delle volte, la pesca dei soggetti "wild" per il mercato del Pet Trade è una vera e propria industria, che passa dal pescatore (quasi sempre locale) all'impianto di stabulazione, all'exporter e poi all'importer in Europa…e in questa economia, quasi sempre il "campesinos" che pesca i pesci, riceve poco e niente… e se noi paghiamo 30 euro un esemplare di cattura, al pescatore brasiliano andranno si e no un cent… per questo il pescatore tenterà di pescare il più possibile, per avere un gran numero di specie e pesci da offrire all'esportatore, e non rivelerà la località di pesca, perché il suo vicino potrebbe saperlo e fregare i pesci di cui lui ha "l'esclusiva".. inoltre, per tentare di guadagnare un pochino di più, il pescatore locale potrebbe diventare bracconiere.. quindi entrare in parchi naturali e offrire all'exporter specie a rischio che, però, sono molto richieste dal mercato collezionisti.. è una cavolata per l'esportatore (che se ne frega delle eventuali norme protezionistiche locali) per far passare questa specie per un altra (scrivendo che si tratta di "Tetra-fish" o "Cichlid" in modo moooolto generico...) in questo modo sotto il nome di "snakehead" passano le ormai rare Channa aurantimaculata oppure diverse specie che sono protette dall'IBAMA" in Brasile….

.e poi c'è il discorso dei pesci "riprodotti in Farm"… tipo Chromobotia o Puntius….. riprodotti sì, ma con l'"induzione ormonale"… oppure c'è il prelievo di uova o avannotti che vengono fatti successivamente schiudere o accrescere nelle farm e poi venduti come "esemplari di riproduzione o allevamento"… vi sembra bello? preferite acquistare un Chromobotia "Wild" oppure un Chromobotia che è nato da genitori prelevati in natura e bombati di ormoni e antibiotici per ottenerne la riproduzione?….

…dato che l'acquisto e la vendita di pesci tropicali d'acqua dolce non è sottoposta a limitazioni, o a norme legali che diano una regolamentazione al mercato, dipende da noi, esclusivamente da noi….
Perchè come sempre è la domanda che genera l'offerta…

un'altra acquariofilia è possibile, ma purtroppo non è per tutti….. o comunque non vuole e non deve essere mescolata ad una acquariofilia commerciale, per mille motivi che molti di voi già conoscono....

ciao!
Marco Vaccari non è in linea   Rispondi quotando
 
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