L'illuminazione è stata mantenuta a led. Ho utilizzato una led-stripes da 5 metri, adatta ad ambienti esterni, prevista di un rivestimento in silicone che isola in maniera ermetica il led dalla condensa che si farà sotto al coperchio. (Tecnicamente si parla di IP78).
Ho fatto un dimensionamento grossolano facendo un calcolo sui lumen sviluppati el'ho ritenuta più che sufficiente per le esigenze della vasca che avevo in mente.
La gradazione di colore, trattandosi di un'unica led-stripe è (teoricamente) uniforme. Ho scelto un bianco neutro, che la scheda tecnica dava tra i 6000°K e i 6500 °K.
Nella disposizione originale (vedi foto sopra) erano state fatte fare delle curve quasi a 90 gradi, non per masochismo mio, ma poichè avevo già appurato che le led-stripes sono molto flessibili, e questo non avrebbe causato alcun problema.
Non avrebbe...uso il condizionale appunto!!! L'esperienza (poca) con le led-stripes fino ad allora era ristretta a posizionamenti in ambienti "asciutti"...
Ebbene, dopo un paio di mesi, sugli angoli il silicone che fa da isolante a tutta la led-stripe si è prima opacizzato, poi si è scurito e infine si è tagliato, andando a lasciar scoperta la parte "elettrica" della striscia... Di li a poche settimane metà striscia led era "spenta"!
Io reputo che questo sia stato causato dal fatto che i led passano ogni giorno da uno stato in cui sono ricoperti di goccioline d'acqua, a una temperatura di 40/50 gradi quando sono in funzione (tanto da asciugare la condensa vicino a loro). In qualche modo il silicone si è "cotto".
Nella nuova disposizione ho mantenuto una distribuzione omogenea dei led su tutta l'area della vasca, ma evitando questa volta le curve strette, lasciando raggi morbidi dove il silicone praticamente non ne risente minimamente.
La striscia led è stata fissata grazie al suo adesivo presente sul retro (di buona qualità) e da punti di colla a caldo vicino alle curve.
Ho provveduto a congiungere tramite delle saldature a stagno, isolate con del termorestringente, i cavetti della striscia a dei fili elettrici più lunghi per prolungare il cavo e rendere più semplice la gestione dell'alimentazione, lontano dalla cornice, nel ripiano del tavolino su cui poggia l'acquario, sotto la vasca, all'asciutto!
Ho utilizzato un alimentatore 230V/12V 10A, reperibile in negozi di elettronica.
Molti li sconsigliano, io ho voluto fare un'ulteriore azzardo utilizzando i led in una vasca dolce...
I numeri cerano perchè tutto potesse funzionare, e nonostante qualche piccolo problema, dopo un'annetto la vegetazione non ha mai risentito di problemi legati all'illuminazione...
In vasca ho cresciuto piante poco esigenti, Anubias, Microsorum ma con piacere ho visto anche fiorire un'Echinodorus e allargarsi delle cryptocoryne.
Insomma, siamo sinceri, non sono sicuramente adatti a vasca spinte, ma li vedo bene in acquari low-tech! Un po' come considero il mio...
La prossima volta ultimero' ancora qualche dettaglio, una breve descrizione sulla CO2 a lieviti e gli arredi "artigianali", e vi postero' le tanto agoniate foto panoramiche...
CONTINUA...