La vaschetta del gelato non è il massimo, ma sinceramente di dare 20 euro a un negozio per quei contenitori simil pietra di plastica (tipo Exo-Terra) non mi sembrava il caso. Nè di mettersi a fare un vetro siliconato divisorio per separare zona emersa da quella acquatica, dato che avrebbe alterato la vasca costringendomi, in caso di smantellamento, a togliere la lastra a mano e a de-siliconare con lametta, filo interdentale e solvente. Per un allestimento semplice di quel tipo, realizzato usando esclusivamente materiale di recupero (i legni sono di leccio e alloro e vengono da un boschetto nelle vicinanze di casa mia) senza alcun supporto tecnologico, non ne valeva la pena. Quello era l'unico oggetto a portata di mano al momento per avere un piccolo spazio acquatico impermeabilizzato dal resto. Di forma e dimensioni adatte al cubo di 30 X 30. Se avessi fatto come te, ovvero accumulare su un lato la terra e poi mettere acqua nell'angolo rimasto, sarei morto dal puzzo di uovo marcio nel giro di una settimana

: il terriccio argilloso si compatta subito quando inondato, e si sviluppano zone anossiche (del tutto naturali) dove proliferano i batteri solfitoriduttori, che hanno come prodotto di scarto l'acido solfidrico, ovvero quella cosa che genera quell'ottimo odore di marcio che si sente quando si cammina sul fango in un mangrovieto oppure, più semplicemente, in uno stagno nostrano. Piacciono anche a me le vasche biotopo e le realizzo, ma a volte si devono fare i conti con la realtà.... La vasca non è stata allestita per partecipare a una esposizione naturalistica o a un concorso; è stata fatta per studiare il comportamento naturale di un granchio delle mangrovie in un ambiente strutturalmente (non esteticamente) quanto più simile a quello reale, ovvero fango umido, legname, pozzetta d'acqua. E posso garantire che, avendoli io tenuti anche in un acquaterrario salmastro simile al tuo, le differenze comportamentali si notano. E' una vasca di osservazione, più che d'arredo.