Acquario da riva amazzonico
Una ventina di anni fa , mi sono cimentato con una vasca abbastanza impegnativa.
Allora non c'erano le risorse tecniche che ci sono oggi, ci si arrangiava molto con il fai da te.
Dopo aver studiato e progettato vari sistemi per ricreare una riva, arrivai alla conclusione di formare con del compensato marino un supporto per contenere la terra
che avvolgesse l'acquario nella parte posteriore e nelle pareti laterali.
Il progetto :
In blu: supporto di fondo.
In giallo: parete posteriore esterna.
In celeste: parete posteriore interna.
In rosso : pareti laterali esterne tagliate in obliquo.
In verde : pareti laterali interne.
In viola : pareti anteriori.
In grigio chiaro : Acquario.
Dopo aver avvitato le varie pareti al supporto di fondo e posizionato la struttura su robuste zanche a muro, calcolando che la parte interna arrivasse a filo del bordo superiore dell'acquario, ho steso internamente un primo telo impermeabile, ho aggiunto sabbia fine di fiume per dare le pendenze giuste per il drenaggio dell'acqua,
Un altro telo impermeabile sopra la sabbia, pozzetto di drenaggio con piccola pompa da 12 volt.
Terra da giardino fertile mischiata a torba bionda di sfagno .
Sistema di irrigazione automatico con micro erogatori comandati da un timer.
Piantumazione di piante tropicali.
Dimensioni totali della struttura 210 x 100 x h 40.
Acquario artigianale di 150 x 60 x h 60 circa 450 L.
L'acquario ha un filtro biologico lungo la parete laterale sinistra largo 15 cm., con quattro scomparti.
Un filtro esterno cilindrico Heim con pompa di 700 litri.
La parete posteriore era stata ricoperta internamente con tavolette di torba incollate con silicone per dare l'effetto della riva sotto l'acqua.
Nella vasca grossi legni di torbiera e piante molto ma molto robuste.
Preparazione dell'acqua : a quei tempi gli impianti a osmosi inversa erano rari e molto costosi, per ottenere un acqua con certe caratteristiche si usavano le resine a scambio ionico.
L'acqua prodotta era molto ricca di anidride carbonica con un ph. che oscillava tra 5,5 – 6.0 ; una conducibilità e una durezza molto bassa ; per cui doveva essere trattata
con un energico movimento per espellere l'anidride carbonica in eccesso.
Altro trattamento consisteva nel uso di due prodotti che si trovavano in farmacia,
il primo : calcio idrossido Ca(OH)2 ), con questo elemento in polvere si formava una soluzione acquosa detta comunemente acqua calcarea che usata con molta attenzione ( goccia a goccia ) alzava il ph. al valore desiderato.
Il secondo : sodio fosfato idrogenato ( NaH2PO4 ), aveva la proprietà opposta,
abbassava il ph. al valore ottimale.
La vasca possedeva un sistema di rabbocco automatico dell'acqua evaporata con sensori di minima e massima.
Illuminazione 2 Hqi in sospensione a un metro dall'acqua.
I pesci : durante un viaggio di lavoro in Germania, mi fermai da un importatore e vidi dei stupendi discus turchesi, il titolare mi assicurò che erano stati importati da Miami
dalla farm di Jack Wattley. Sul momento ero molto dubbioso sull'onestà del venditore, ma considerato che erano veramente degli ottimi esemplari di circa 6-7 cm., ne presi 4 e li trattai come Wattley Turchesi.
Come trattava Wattley i suoi discus?
Dopo molte ricerche ottenni un ciclostile con la traduzione in italiano del libro
“ Il libro dei Discus” di Jack Wattley, in cui c' è tutta la storia, dalla cattura nel 1962 del primo discus agli incroci per ottenere il Wattley Turchese, all'alimentazione
corretta, l'acqua e la riproduzione, insomma una vera bibbia per gli amanti dei discus.
Lo conservo ancora oggi.
Avevo anche due discus di cattura del Rio Tefè.
Valori chimici acqua: ph. 5,59 ; T° 29,5 ; conducibilità 79 microsiemens.
Provo a mettere qualche foto, premetto che sono fermi immagine Con VLC di un video analogico dell'epoca passato in digitale :
Riva:
Vasca:
Rio Tefè:
So che per molti, questa esperienza potrà sembrare preistoria con molte cose sorpassate dalle nuove tecnologie, per me sono state esperienze importanti che mi hanno formato e aiutato negli anni anche con vasche molto meno problematiche.
Al giorno d'oggi ci sono molte più possibilità per allevare e riprodurre i discus,
le varietà sono molteplici e probabilmente si saranno adattati a condizioni più facili.