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Vecchio 10-09-2013, 10:03   #34
cuginosgrizzo
Guppy
 
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Ciao, scusatemi ma posso essere una voce fuori dal coro?

Non sono animalista. Allevo gatti maine coon che vivono con me e tratto come bambini. Vendo i cuccioli staccandomene a fatica per poter mantenere tutto il resto della truppa, anziani e neutri inclusi. Spesso mi sono trovato a pensare e dire "gli animali sono meglio delle persone" ma non ho problemi relazionali, credo solo sia una sacrosanta verità, non avendo loro secondi fini o sovrastrutture ma solo istinto e amore. Amo l'acquario marino e cerco, anche se senza grosso successo, di far vivere al meglio anche quegli animali. Ho una tartaruga d'acqua e una piccola colonia di felini in giardino. Ho quindi un sacco di animali che vivono in condizioni "non naturali", e che io cerco di trattare al meglio.

Tuttavia non trovo così assurdo quello che ho letto nell'articolo degli animalisti. Pets Festival era una mostra mercato, ben fatta, legale e controllata ma pur sempre una mostra mercato. Era quello che noi volevamo, vedere e comprare materialli e tecniche e coralli (anche se erano pochini) il tutto secondo le norme vigenti.

Quanto al fatto che gli animali selvatici dovrebbero vivere in natura e non in gabbia, non ditemi che siete totalmente in disaccordo. Non sto parlando di leggi, quelle le rispettiamo, non prendiamo animali in via d'estinzione o importati illegalmente (forse...). Però tutti ci siamo chiesti prima o poi, credo, se sia etico far nascere vivere e morire dei pesci tra cinque vetri. Tutti ci siamo inalberati quando abbiamo sentito dell'occasionale acanturide tenuto in 90lt o pagliaccio in 10lt, ma è tanto diverso se il litraggio aumenta un po'? Tutti ci siamo dispiaciuti con il proprietario per il collasso della tal vasca o per il problema della corrente, ma quel collasso ha ucciso decine di animali, ci siamo dispiaciuti per quello?

Non prendiamo scuse, l'acquariofilia domestica non studia gli animali, non contribuisce alla scienza, non salva specie in via di estinzione, quello lasciamolo fare a chi lo sa fare bene. L'acquariofilia in fondo contribuisce alla distruzione del reef, allo spopolamento, alle ecomafie per quanto bene cerchiamo di farla.

In fondo siamo degli egoisti (io il primo) e per il nostro piacere costringiamo animali a condizioni di vita innaturali, per quanto ci sforziamo (io il primo) di farli vivere al meglio possibile.

Insomma, è una questione di sensibilità, ciascuno in coscienza può decidere fino a dove sia lecito o morale o etico spingersi senza violare le leggi dell'uomo. E io non ne faccio una colpa a loro, se il loro limite è più basso del mio. Purchè nessuno dei due leda il diritto dell'altro, secondo le norme vigenti.

questo è il mio pensiero....
cuginosgrizzo non è in linea   Rispondi quotando
 
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