La dabboa "viva", e' in effetti VIVA, cio' che non bisogna aspettarsi pero', e' una sabbia ricca di animaloni pronti a divorare ogni cosa. Come avviene per i coralli, i qiali sogetti alle maree, si difendono producendo muchi protettivi quando restano al secco, cosi' avviene anche per le sabbie prelevate dal mare.
Per chi ha avuto a che fare con l' argonite, sa bene che una volta aperto il sacchetto, la sabbia e bella umida, sufficientemente umida da lasciar vivere moltissimi batteri e microbentos, i quali a loro volta trovano cibo nella naturale selezione. Se la sabbia invece "e mi e' capitato", e' secca, il sacchetto puzza di morto.
Qiello che io ho notato, e' che senza inoculi o rocce e dando luce piena da subito, il DSB ha cominciato a dare segni fi maturazione, ed alimentandolo con cibi secchi, sono spuntati una miriade di piccoli animaletti, comprese un paio di mini lumachine dal guscio conico ed una ministellina rossa, sparita con l' inserimento della rocciata.
Insomma, la sabbia e' viva, e puo' contribuire alla biodiversita' betonica, ma cio' non toglie che pur dovenfo magari aspettare qualche mese in piu', si ottengono gli stessi risultati col carbonato. Se non altro, la sabbia sterile, offre casa e riparo a specie gia' natiralmente selezionate dall' mini universo che offre la roccia. Con la sabbia viva, invece, avverranno un bel po' di lotte e sovraffazioni tra' le differenti faune, con magari una maggior durata della fase algale ed un po' di NO3 rilevabili nelle prime settimane.
Insomma, se prendi una tribu' di scimmie dal loro habitat naturale e le insetisci on una riserva, vi metyeranno un po' ad adattarsi, ma poi si abitieranno e conquisyeranno pku' velocemente il territorio, non dovendo loytare con nessun antagonista territoriale.