Ragazzi, scusate se "brutalizzo", senza offesa per nessuno, ma qualcuno di Voi la fa veramente banale.
E' colpa dei politici; vogliamo le case a prezzo popolare; viva la concorrenza; si sta meglio all'estero...e non ci sono più le mezze stagioni...
Oggettivamente (e ben poche balle):
a)questa è la peggior crisi dal dopoguerra; b)è una crisi mondiale (e all'estero, a cominciare dagli USA dove stanno peggio di noi); c)è una crisi in parte strutturale e definitiva, in parte frutto di sinergie negative molto particolari (e, per qualcuno, ma facendo "fantascienza", voluta e studiata a tavolino).
Non venitemi però a dire "so quanto costano i materiali e quindi quanto deve costare una casa"...
E' sempre facile fare questi discorsi populistici (e fare gli imprenditori sulla carta...salvo poi provarci e fallire dopo pochi mesi)...peccato che un imprenditore, oltre ai materiali, deve pagare le tasse, gli ammortamenti, i dipendenti e soprattutto guadagnare...diversamente col cavolo che paga 1400 euro al mese ai dipendenti e la cosa mi sembra talmente ovvia che è inutile andare oltre.
Altrettanto facile dire che bisogna pagare di più i dipendenti che così spendono e fan girare l'economia (classici discorsi da CGIL, mentre purtroppo come ha detto Obama in questi giorni...è proprio la middle class che invece fa girare l'economia...)...
Ma se le imprese non hanno nemmeno i denari per pagare le tasse e non vendono...secondo voi dove vanno a prendere i soldi per pagare di più i dipendenti?? Detassiamo il lavoro? Giusto...bene...bravi...peccato che l'INPS non ha più un centesimo...e quindi detassiamo che?
I valori immobiliari sono cresciuti a dismisura perché davano soldi per comprar casa a cani e porci, a fronte di lavori precari, a fronte di documenti falsi (verificato)...e perché nel cambio dalla lira all'euro sono stati strumenti di riciclaggio del nero che non poteva essere cambiato in euro in banca...
Non parliamo poi di concorrenza estera per cortesia.
I Paesi che stanno in piedi oggi sono quelli che hanno protetto le loro economie interne (dazi, chiusura ingressi) e non viceversa.
Vogliamo concorrere con 1,5 miliardi di cinesi fucilati se sbagliano o parlano; senza sindacati; senza pensione e che possono inquinare come vogliono il loro Paese (tanto i cinesi ricchi vivono a Londra...)?
Vogliamo concorrere "alla pari" con chi buca per terra e trova gas, petrolio e diamanti ovunque?
Il discorso è enormemente lungo e complesso e certamente non riguarda solo l'Italia.
Il problema particolare dell'Italia è una spesa pubblica folle; un mare di fancazzisti che prendono lo stipendio e non vanno a lavorare (o la pensione di invalidità); un mare di immigrati che manteniamo a impestare le città di delinquenza (poi ovviamente ci sono quelli più che meritevoli) e gente che ciondola per le strade, ecc.
Ma almeno evitiamo di dire che la crisi non c'è...o che va meglio così...perché diversamente vi mando a casa vostra le persone che ogni giorno mi trovo davanti e che piangono, magari a 50 anni...che stanno perdendo la casa che hanno pagato in 25 anni di mutuo al 12% (fisso di anni fa) e vanno dietro i Carrefur alla sera a rovistare nei bidoni per mangiare (e non è una battuta)...
dhave...condivido...
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"La vita è tutto un equilibrio sopra la follia" (Vasco)
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