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Originariamente inviata da vikyqua
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Alex, c'e' da dire anche che un abito cinese costa una cicca e chi ci lavora dietro, e' una cinese che dorme in fabbrica e lavora 20 ore al giorno per 100€ al mese. Soldi che non spendera' in italia nemmeno per la carta igienica.
In cina c'e' la fabbrica del mondo. e' un capannone unico grande quanto la liguria, che produce qualsiasi cosa in quantita', tempi e costi che nessuno al mondo puo'. Ce una brandina ed un fornellino vicino ogni macchinario
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Veramente io ho detto il contrario... che gli abiti da 22mila euro li comprano solo russi e cinesi.
Affianco al cinese sfruttato c'è il cinese sfruttatore, non più solo l'europeo.
Che i cinesi fanno solo robaccia è un luogo comune. Affianco al "made in china" fatto cul culo che in italia troviamo nei mercati c'è anche il "made in china" fatto con il fiore all'occhiello e venduto in Italia col marchio Ermenegildo Zegna, Valentino, Corneliani, Armani e tantissimi altri.
Fanno la cattiva qualità, quella media e quella ottima, e ce la rivendono a diverse fasce di prezzo. Gli abbiamo insegnato il lavoro sfruttandoli, ma a furia di portare capitali in Cina il paese è cresciuto ed è stato capace di avanzare con le sue gambe, ora non siamo più indispensabili come produttori, siamo rimasti clienti. Clienti poveri perchè non produciamo più una pippa.
Che in Cina ci siano i capannoni grandi come la Liguria può anche essere vero. Ma quello che sottolineavo è che gli extracomunitari cinesi che vengono in Italia si dedicano alle più comuni attività commerciali come la sartoria rapida, il barista, il ristoratore, il negoziante... e tutto si può dire tranne che non lavorino sodo. Quello che hanno lo stanno guadagnando col sudore.